Con R&P Engineering prende vita COM (Caselle Open Mall), un innovativo destination center progettato grazie all’utilizzo delle soluzioni Autodesk.
Autodesk Italia annuncia che R&P Engineering, studio con base a Serravalle Scrivia (AL) specializzato in servizi tecnico-amministrativi, urbanistica commerciale, architettura e ingegneria, ha scelto BIM 360 e le proprie soluzioni di progettazione AEC Collection per l’ideazione e progettazione di Caselle Open Mall (COM), destination center che sarà realizzato a breve alle porte di Torino. Il COM sarà un sito polifunzionale all’avanguardia di circa 114mila metri quadrati dedicato agli acquisti, ai servizi alla persona e al tempo libero e pronto ad accogliere 230 negozi, 50 punti di ristorazione e spazi destinati allo sport, all’entertainment e agli uffici. Quest’innovativo destination center sarà ospitato all’interno di un’area complessiva di 350mila metri quadrati progettata ex novo alla cui base vi è uno studio approfondito di fabbricati, impianti, strutture e forma del paesaggio circostante, nonché dell’impatto sulla viabilità e sul territorio. Il tutto con un incredibile volume di dati da raccogliere, analizzare e condividere in tutte le fasi del progetto, dallo sviluppo del modello all’attività di cantiere fino alla gestione successiva, con il tenant coordination – pilotage e il facility management.
Un progetto ambizioso
Un progetto incredibilmente innovativo e ambizioso quanto complesso e impegnativo a cui R&P Engineering, già alla regia progettuale del Serravalle Designer Outlet, ha deciso di lavorare utilizzando BIM 360 e le soluzioni di progettazione Autodesk AEC Collection. Una scelta fortemente voluta da Paolo Roveda, CEO di R&P Engineering, in accordo con il Direttore Tecnico Paolo Morgavi, che hanno introdotto la gestione BIM dei processi all’interno dei meccanismi e dei sistemi di operatività della società. Il BIM e l’impiego di un modello digitale hanno permesso la progettazione architettonica, strutturale e impiantistica, così come la realizzazione di un Common Data Environment (CDE), uno spazio di lavoro condiviso da tutte le parti coinvolte del progetto che ha permesso lo scambio di dati e materiali aggiornati in tempo reale. Nello specifico del progetto, Luca Oscar e Alessia Bernardotti, rispettivamente BIM Manager e BIM Coordinator presso R&P Engineering hanno creato un team interno di oltre dieci persone dedicato specificatamente alla progettazione architettonica e urbanistica, supportato da un team di studi tecnici specializzati per lo sviluppo delle componenti strutturali, impiantistica e anti-incendio, tutte integrate nel modello multi-dimensionale creato con le soluzioni Autodesk. L’utilizzo delle soluzioni software Autodesk si è rivelata vincente sin da subito, come sottolineato da Luca Oscar: “Con presupposti progettuali così complessi era fondamentale che la parte software fosse la più omogenea possibile. Da qui la scelta di Autodesk AEC Collection comprensiva di BIM 360 come soluzione per un CDE centrale”.
Un unico modello virtuale
Grazie alle soluzioni Autodesk, R&P Engineering ha creato un unico modello virtuale con dati e contenuti sempre aggiornati che permette di condividere tutti gli avanzamenti del progetto grazie a un’unica piattaforma di sviluppo centralizzata e utilizzata dagli architetti, dagli ingegneri e dai progettisti coinvolti. Ciò consentirà di avere sempre a disposizione l’ultima versione del modello sviluppato per verificare in tempo reale le strutture e gli impianti e ridurre al minimo i rischi di interferenze ed errori nell’attività di cantiere che partirà a breve. “Grazie agli strumenti compresi in Autodesk AEC Collection, come Navisworks e Revit, riusciamo a ottimizzare il lavoro svolto dai progettisti interni ed esterni con analisi di Clash Detection attraverso le quali stiliamo i report per far risolvere le problematiche eventualmente emerse e per abbattere i futuri tempi di costruzione”, ha commentato Alessia Bernardotti. “La georeferenziazione ci permette di evidenziare ogni singolo dettaglio nel contesto del modello a cui appartiene e ci consente di tenere sotto controllo le problematiche più urgenti da risolvere”. Ciò sarà molto utile perché le preziose informazioni raccolte verranno integrate in BIM 360 a beneficio della successiva gestione del complesso polifunzionale e del coordinamento dell’assegnazione degli spazi una volta che il COM sarà pronto. I benefici derivanti dall’utilizzo delle soluzioni software di Autodesk sono dunque innumerevoli, primo fra tutti la possibilità di lavorare allo stesso tempo con disegni e dati sempre aggiornati all’interno della piattaforma di collaborazione BIM 360 con un livello di dettaglio elevatissimo e richiesto da un progetto di così grande portata. Ciò permette anche un incredibile risparmio di tempo e di riduzione del rischio di errore, con una risoluzione dei problemi effettuata direttamente con BIM e con il 40% del tempo in meno rispetto a una metodologia tradizionale. BIM 360 ha inoltre permesso a R&P Engineering di sviluppare, in collaborazione con la committenza del COM, l’intero l’asset informativo che contiene la vasta mole di dati di ogni elemento architettonico, impiantistico e strutturale contenuto nel progetto. “La definizione di codifiche e gerarchie di dati ora fa parte del nostro lavoro. Senza le funzionalità di organizzazione e gestione messe a disposizione da BIM 360 sarebbe stato impossibile, con il risultato di una quantità di informazioni molto più esigua a scapito della qualità del progetto stesso”, conclude Alessia Bernardotti. Non a caso, quanto sviluppato tramite le soluzioni Autodesk sarà preziosissimo anche per la fase di direzione dei lavori che seguirà.