Il futuro della filiera produttiva corre in digitale

La Fabbrica Digitale, oltre l’automazione ©, un’idea di Senaf srl, è il cuore mostra dell’edizione 2014 di MECSPE, è un progetto di integrazione digitale di tutti i sistemi e sottosistemi che compongono una moderna fabbrica, volto alla realizzazione, nello specifico, di parti della Xam 2.0, concept city car elettrica progettata e prodotta dal Team H2 Polito del Politecnico di Torino con il supporto di una serie di partner industriali e non.

di Michele Rossi

Connect Planet Earth (night)La globalizzazione dei mercati ha aperto a miliardi di persone la possibilità di partecipare a una sfida competitiva economica e sociale di portata epocale. Le leadership europea e americana nel campo della produzione manifatturiera sono sottoposte a una progressiva erosione da parte dell’Asia emergente e il “sapere fare” bene di per sé non è più sufficiente per assicurarsi un vantaggio di business nel mondo. L’Europa è consapevole che la partita da giocare nei prossimi anni per il mantenimento del proprio futuro produttivo è difficile ma è altrettanto convinta che essa deve esser giocata fino in fondo con la messa in campo delle forze migliori per non compromettere il proprio benessere conquistato con un duro lavoro dagli anni del dopoguerra. La sfida può essere vinta soltanto giocando la partita ad altissimo livello e proponendo uno schema tattico diverso dal passato. I programmi Horizon 2020, Industrie 4.0 e l’ultimo Programmi Quadro, per le tematiche che contengono, sono senz’altro alcune tra le più importanti iniziative di obiettivo destinate a imprimere dinamismo e competitività alla squadra europea. Nanotecnologie, nuovi materiali, compatibilità ambientale, risparmio energetico, mobilità, automazione, sono soltanto alcuni tra i temi in gioco. Ma per vincere la partita della competitività globale è necessario un salto di qualità che soltanto un “mister” eccezionale è in grado di ottenere dalla sua squadra, lavorando a tutto tondo sui miglioramenti organizzativi, sui ruoli, sulle strategie, sul coordinamento, sulla massima integrazione dei giocatori. Nella Fabbrica del futuro, il mister eccezionale che porta alla vittoria si chiama: “Fabbrica digitale”. Essa basa la propria configurazione di attacco al mercato sul moderno concetto di fabbrica dislocata – decentrata che opera in un mondo senza barriere fisiche né temporali, le cui attività sono interconnesse tramite un invisibile ma robustissimo “fil rouge” digitale, che diventa il perno attorno il quale la fabbrica stessa ruota. “Fabbrica digitale” ha quindi un impatto rivoluzionario sul tradizionale modo di fare impresa e decreta di fatto il passaggio verso la 4° rivoluzione industriale, in grado di trasformare la temuta globalizzazione in una continua opportunità di business. Quando si entra in questa logica nulla è più identico a prima, perché la Fabbrica digitale non è una semplice enunciazione concettuale ma una nuova architettura che deve essere preparata, organizzata, gestita, governata. Ci sono voluti quasi 90 anni per passare dalla fabbrica rigida, fordista degli anni ‘30 agli antipodi dove si trova una fabbrica che si presenta strutturalmente come un “pongo”, che può prendere forme diverse nel tempo, secondo scelte del manipolatore. Grazie a questa plasmabilità, la Fabbrica digitale è sempre dinamica e agile. Connette secondo convenienze tecnico – economiche – logistiche le diverse competenze che si trovano distribuite nel mondo per realizzare le filiere di fornitura, dalla ideazione di un nuovo prodotto innovativo fino alla sua dismissione. Grazie alla fusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione con i processi produttivi, Fabbrica digitale è sempre in grado di gestire sistemi complessi, distribuiti, in un’ottica di ottimizzazioni successive e di coniugare anche “in itinere” le convenienze di filiera con esigenze puntuali che dovessero rendersi necessarie, come la modulazione/riduzione del time-to-market e il contenimento dei costi. Se avete già familiarità con le tematiche di CAD/CAM, CAE,(Computer Aided Engineering), FEM(Finite Element Method), ERP(Enterprise Resource Planning); se conoscete le tecnologie della modellazione e della simulazione, del R.P (Rapid Prototyping) e del RM (Rapid Manufacturing); se disponete nozioni di “sistemi di produzione intelligenti”, cioè dotati di componenti meccatronici intelligenti in grado di prendere decisioni autonome; se avete un’ idea del significato di PDM (Product Data Management) e PLM (Product Life Management), delle reti di connessione, delle interfacce digitali; se conoscete tutto questo, allora siete a buon punto per iniziare il percorso verso la Fabbrica digitale che, tracciandovi il percorso verso un futuro di sviluppo, vi metterà in grado di concepire e realizzare i prodotti innovativi personalizzati che il mercato richiede, in un ambito di collaborazione e integrazione interaziendale e intersettoriale. Se conoscete tutto questo siete già in grado di essere inseriti, legati da un comune “fil rouge” digitale, nelle architetture produttive globali che si stanno formando anche in questo momento, con lo specifico ruolo che caratterizza la vostra attività.MECSPE_Fabbrica Digitale_XAM 2.0_2 Se poi ritenete che vi possa essere utile una fase informativa e di guida, venite a visitare la “Fabbrica digitale” concept realizzata in Mecspe 2014 e sviluppata intorno alla city car elettrica XAM 2.0 progettata e prodotta dal Team H2 PolitO del Politecnico di Torino. Potrete vedere alcune aree “focus” nelle quali toccare con mano l’integrazione digitale realizzata per produrre alcuni componenti del veicolo in mostra e alcune demo funzionanti più mirate ai processi di realizzazione di alcuni nuovi componenti per la nuova versione XAM 2.1, in sviluppo. Un’ esperienza di “full immersion” nella Fabbrica digitale per la prima volta effettuabile all’interno di una manifestazione fieristica. Una opportunità di apprendimento e una guida concreta ed efficace per acquisire consapevolezza che il futuro della filiera produttiva viaggia solo in digitale.