L’importanza di svelare l’invisibile, nell’arte come nell’azienda

Fino al 6 gennaio 2026 sarà possibile visitare gratuitamente la mostra “Art from Inside. Capolavori svelati tra arte e scienza” al Palazzo Reale di Milano. Scoprire in profondità, grazie alla tecnologia, la storia di un’opera è fondamentale per conservarla e valorizzarla nel tempo, affinché continui a splendere anche in futuro. Proprio come per un’azienda.

di Lara Morandotti

Grazie all’utilizzo delle tecnologie più avanzate, Art from Inside offre una nuova prospettiva sulla creatività artistica fondendo ricerca scientifica e narrazione coinvolgente. Attraverso sofisticate analisi diagnostiche e riproduzioni in scala reale, la mostra spalanca uno sguardo sugli strati nascosti di otto capolavori dal Quattrocento al Settecento, integrando la meraviglia dell’arte con il potere della scienza. Visitare questa mostra conferma la consapevolezza che la digitalizzazione non è più un’opzione, ma rappresenta la chiave per scoprire nuove prospettive, valorizzare il patrimonio e trasformare dati nascosti in strategie capaci di governare il presente e guidare il cambiamento. Questa visita immersiva e multimediale nell’arte può essere di forte ispirazione per i leader d’azienda: la vera ricchezza e il vero sapere si celano laddove non arriva lo sguardo superficiale. Così come nella conservazione di un’opera d’arte, anche nel fare impresa il progresso nasce dalla capacità di valutare con precisione le scelte passate e attribuire loro il giusto valore, integrando l’innovazione tecnologica con una visione empirica e lungimirante rivolta al futuro.

Scienza per l’arte: tecnologie che rivelano l’essenza nascosta


Il progetto, ideato da Fondazione Bracco, utilizza le più avanzate tecniche di imaging per la diagnosi, quindi tecnologie destinate alla cura del corpo umano, che possono rivelarsi strumenti preziosi anche per la conservazione, il restauro e la valorizzazione delle opere d’arte. Fotografia ad altissima risoluzione, diagnostica iperspettrale, raggi X e ultravioletti permettono di distinguere materiali, interventi storici e pigmenti celati, mentre l’infrarosso rivela disegni preparatori e ripensamenti, così da comprendere meglio le specifiche scelte artistiche. Sono sotti i riflettori anche la tecnica VIS (Immagine in Luce Visibile), per gli studi in ambito cromatico, la TAC (Tomografia Assiale Computerizzata), in grado di produrre immagini tridimensionali della struttura interna, contribuendo a rivelare microfratture, tunnel di tarli e dettagli non visibili dall’esterno, e la VM (Videomicroscopia Ottica), che esamina la superficie e i pigmenti fino al microscopico, evidenziando dettagli come granuli di pigmento o piccole rotture. In sintesi, lo studio approfondito di ogni opera mostra come ogni capolavoro sia il risultato di secoli di revisioni, restauri e stratificazioni che, solo grazie alla scienza, oggi possiamo comprendere e valorizzare fino in fondo.

Sotto la pelle dei capolavori


Se lasciarsi incantare dalla bellezza e dalla perfezione di un capolavoro artistico è quasi naturale, restare sbalorditi nel cogliere ciò che si cela dietro quell’opera, i dettagli che nel tempo ne hanno forgiato la storia, è un po’ quasi come sfiorare la magia.Dall’opera La Buona Ventura di Caravaggio, esaminata con radiografia a raggi X, attraverso gli strati di colore è emersa la presenza sorprendente di una Madonna nascosta sotto la superficie, offrendo una chiave di lettura innovativa e rivelando cambiamenti nei riferimenti iconografici o pentimenti e cambi di rotta dell’artista durante la lavorazione. È un po’ come penetrare nella mente di un genio creativo e seguire il filo invisibile delle sue scelte e dei suoi gesti, fino a scoprire l’armonia segreta che ha permesso alle tele di trasformarsi in pura emozione.
Anche nell’opera Primo scomparto dell’Armadio degli Argenti del Beato Angelico, nella Madonna con il Bambino di Boltraffio e nel Ritratto di giovane donna di Piero del Pollaiolo lo studio di sottodisegni, dettagli rimossi ed elementi nascosti rivelano come il ripensamento costante abbia guidato e modellato il processo creativo dei maestri, tra revisioni successive e interventi stratificati nei secoli.
Nel dipinto San Nicola da Tolentino di Piero della Francesca sono stati identificati pigmenti originali, colori nascosti e restauri antichi; nei ritratti postumi di Carlo Emanuele I e Emanuele Filiberto di Savoia eseguiti da Giovanna Garzoni sono emersi la struttura interna delle pergamene e materiali pittorici di alto pregio; per il Violino Piccolo Bracco di Lorenzo Storioni le tecnologie hanno rivelato l’architettura interna dello strumento e la combinazione delle diverse essenze di legno che rendono il timbro tanto apprezzato.

IL POTERE DI VEDERE OLTRE


La mostra stimola una riflessione potente per chi guida persone e organizzazioni: solo una lettura profonda e multidimensionale del passato permette di cogliere il vero valore delle scelte aziendali e guidare il cambiamento. Il paradigma del restauro e delle indagini diagnostiche offre strumenti preziosi per analizzare criticamente processi, strategie e modelli organizzativi, valorizzando le best practice, correggendo errori e innovando in modo consapevole. Solo osservando con nuovi strumenti le specifiche mosse passate, infatti, è possibile comprendere davvero le basi su cui poggia oggi il futuro di un’impresa. Proprio come l’imaging scientifico consente di superare i limiti della percezione visiva, anche i manager possono sfruttare le tecnologie disponibili per diventare leader più consapevoli, in grado di scoprire potenzialità latenti e prendersi cura degli aspetti “invisibili”. L’analisi sistemica dei processi, l’automazione intelligente e l’ascolto attivo dei bisogni umani e aziendali sono solo alcune delle leve strategiche che, all’interno di un percorso tutt’altro che lineare – segnato da prove, ripensamenti e continue revisioni – danno la possibilità al manager di trasformare l’azienda in un autentico capolavoro. E se parte di ciò che conta è spesso nascosto sotto la superficie, quali straordinari talenti, processi o idee nella tua azienda attendono ancora di essere svelati?

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