Versione 4.0 per il CAD 3D gratuito DesignSpark Mechanical

RS Components ha presentato una nuova versione di DesignSpark Mechanical, il principale strumento di modellazione CAD 3D gratuito. La nuova versione 4.0, il primo aggiornamento dello strumento in 3 anni, offre nuove funzionalità e un motore di progettazione più intelligente, oltre a prestazioni più veloci. Lanciato nel 2013 e sviluppato in collaborazione con SpaceClaim, fornitore leader di software di modellazione 3D flessibili ed economici, DesignSpark Mechanical è destinato a studenti, progettisti professionisti e ingegneri meccanici ed elettronici che lavorano in aziende di qualsiasi dimensione, e consente di sviluppare velocemente prototipi o di praticare il reverse engineering su oggetti fisici.

Migliore interfaccia e nuovi strumenti

La nuova versione offre una serie di miglioramenti all’interfaccia utente e introduce lo strumento di blend/loft che consente la creazione di blend di varie tipologie. Oltre a queste novità, RS inserisce anche una nuova funzione di salvataggio automatico e diversi miglioramenti agli strumenti esistenti, oltre alla capacità di analizzare la geometria dei corpi solidi per individuare eventuali errori e risolverli. Le novità introdotte si basano sul feedback proveniente dall’ampia base utenti di DesignSpark Mechanical. Inoltre DesignSpark Mechanical versione 4.0 è il primo software gratuito che integra perfettamente Ultimaker Cura, diffusissimo software di slicing open-source. Questa importante novità è il risultato della stretta collaborazione tra RS e Ultimaker, una delle più grandi aziende di stampa 3D del mondo, e consente di ottimizzare i progetti usando profili testati da esperti per stampanti 3D e relativi materiali e di accelerare il flusso di lavoro, garantendo la massima efficienza.

Le altre caratteristiche

Tra le altre caratteristiche principali della versione 4.0 figurano: supporto per monitor 4K Ultra-HD, passaggio tra diversi driver e modalità di rendering della grafica, la capacità di esportare la geometria 3D nel formato open-source OpenVDB di DreamWorks, e la correzione di diversi bug di minore entità. Lo strumento supporta inoltre 14 nuove lingue: ceco, coreano, finlandese, malese, olandese, polacco, portoghese, russo, slovacco, sloveno, spagnolo, tailandese, turco e ungherese. “Questa nuova versione di DesignSpark Mechanical alza ulteriormente l’asticella in termini di usabilità e prestazioni nel settore degli strumenti di modellazione CAD 3D gratuiti ed economici”, ha dichiarato Mike Bray, Vice President di DesignSpark. “L’aggiornamento alla versione 4.0 è un altro esempio del nostro impegno a continuare a migliorare la suite DesignSpark. Il nostro software, in linea con la sua filosofia di base, è gratuito e a disposizione non solo dei nostri clienti, ma di chiunque desideri utilizzarlo. Il nostro obiettivo principale è quello di ridurre le barriere che ostacolano i progettisti, eliminando costi proibitivi che spesso impediscono la realizzazione delle idee migliori”.

Per scaricarlo

L’ultima versione di DesignSpark Mechanical è scaricabile dal sito www.rs-online.com/designspark/mechanical-download-and-installation.

Senza categoria

Il motore Raptor: la rivoluzione di SpaceX nell’ingegneria dei razzi

Il motore Raptor di SpaceX che sta trasformando la propulsione spaziale, aprendo nuove possibilità per missioni interplanetarie e modificando l’accesso allo spazio. di Fiorenzo Borreani L’esplorazione spaziale ha sempre spinto l’ingegneria al limite, richiedendo innovazioni continue per superare le sfide

Software

Introduzione ai Drop Test

Le simulazioni di drop test rappresentano una tecnica avanzata nell’ingegneria strutturale per valutare la resistenza di materiali e componenti sottoposti a impatti. Queste simulazioni, basate su metodi numerici come l’analisi agli elementi finiti, consentono di prevedere il comportamento strutturale e

Design thinking

Combattere il caldo con pareti a zig zag a raffrescamento radiativo

Raffreddamento passivo: il successo delle pareti corrugate della Columbia University. di Lisa Borreani Gli edifici rappresentano circa il 40% del consumo energetico globale e contribuiscono al 36% delle emissioni di CO2. Il raffreddamento degli ambienti interni costituisce circa il 20%