Un converter I/O per l’integrazione delle pinze con i bracci robotizzati

L’integrazione tra pinze e bracci robotizzati rappresenta una delle problematiche più comuni nello sviluppo di nuove applicazioni. Uno dei maggiori ostacoli è infatti la mancata corrispondenza di segnali I/O tra i sistemi End-of-Arm-Tooling (EOAT) e il braccio robot. Per rispondere a questa sfida, OnRobot ha introdotto il nuovo Kit Converter Digital I/O, che consente di integrare in modo trasparente i modelli di pinza RG2, RG6, Gecko e VG10 con un’ampia gamma di robot collaborativi (cobot) e di bracci robotizzati. Il Converter Digital I/O, dalle dimensioni contenute, rende possibile l’integrazione con le soluzioni di KUKA, FANUC, Yaskawa, Kawasaki, Doosan, Nachi e Techman. “La mission di OnRobot è di facilitare l’installazione di applicazioni collaborative,” sottolinea Enrico Krog Iversen, CEO di OnRobot. “È il segmento che sta crescendo più velocemente nel mercato dell’automazione industriale, con previsioni di decuplicare i risultati entro il 2025. Il nostro obiettivo è di diventare l’azienda di cobot one-stop-shop in grado di fornire tutti i prodotti EOAT”. Robot diversi comprendono i segnali I/O in modo differente, per questo il Converter Digital I/O converte i segnali NPN in PNP – e viceversa – per permettere a robot e pinze di collaborare correttamente. Il Converter include una piastra di adattamento per convertire la flangia di montaggio standard OnRobot affinché si adatti alla flangia del robot.

 

Metodologie di progettazione

Progettazione dinamica di rotori e organi rotanti

I sistemi meccanici che producono o trasmettono energia in movimento si affidano quasi sempre a sistemi di componenti rotanti. Rotori, alberi, giunti e cuscinetti non sono soltanto elementi funzionali ma rappresentano i componenti fondamentali per la dinamica di gran parte

Metodologie di progettazione

Progettazione industriale mediante metodo FEM

In molti ambiti della progettazione industriale, sempre più caratterizzata da cicli di sviluppo rapidi e sistemi a complessità crescente, la capacità di prevedere il comportamento strutturale di un componente o di un assieme meccanico risulta fondamentale. In questo scenario, la

Quaderni di progettazione

Un esempio di applicazione degli elementi monodimensionali

Nel precedente Quaderno di Progettazione abbiamo introdotto la teoria degli elementi monodimensionali, mostrando le varie formulazioni. In questa seconda puntata andremo a mostrare come modellare strutture composte da travature multiple e come creare le matrici di rigidezza dell’intera struttura. di