SnowWhite 2 di Sharebot diventa una stampante 3D SLS multimateriale

SnowWhite

Con un upgrade ora è possibile utilizzare due diversi materiali per la sinterizzazione laser con la stampante 3D SnowWhite 2 di Sharebot.

Come è noto, la SnowWhite, lanciata da tempo sul mercato e arrivata alla versione due, è una stampante 3D professionale che utilizza la tecnologia della sinterizzazione laser in cui il movimento di un laser sinterizza una polvere termoplastica strato dopo strato.

L’ultima novità è rappresentata dal fatto che con una nuova ingegnerizzazione ora è possibile utilizzare due diversi materiali per la creazione di oggetti sinterizzati. Sharebot si conferma quindi una delle prime aziende al mondo ad offrire una stampante 3D SLS multimateriale completamente aperta e conveniente, “pronta per tutti i ricercatori che vogliono sperimentare in libertà”.

SnowWhite 2 in breve

Disponendo di un laser CO₂ la stampante permette di utilizzare una vasta gamma di polveri termoplastiche professionali tra cui PA 12, PA 11 e TPU ognuna delle quali conferisce agli oggetti costruiti proprietà specifiche. Per richieste particolari si possono inoltre utilizzare polveri caricate, cioè contenenti particelle di altri materiali come vetro, carbonio o alluminio, che conferiscono agli oggetti risultanti proprietà meccaniche, fisiche o visive differenti.

SnowWhite 2 ha anche la possibilità di essere integrata con un modulo che le permette di modificare l’atmosfera del volume di stampa grazie alla presenza dei sensori di presenza ossigeno che regolano il flusso del gas inerte prescelto per il cambio dell’atmosfera nella camera di stampa.

SnowWhite nasce per portare i vantaggi della sinterizzazione alle piccole e medie aziende e ai laboratori, il tutto in maniera economica, semplice ed efficace senza rinunciare alla qualità professionale del risultato. E’ una stampante per la quale vale l’espressione “stampa in un click”, una volta definito il profilo di un materiale il processo di stampa è completamente autonomo, non richiede alcun intervento esterno e i risultati sono perfettamente ripetibili.

Rispetto ad altre stampanti che utilizzano la stessa tecnologia i tempi di avviamento partono da 10 minuti, cioè si può passare in 10 minuti dal carico del materiale alla produzione del primo layer. Il consumo elettrico medio è inferiore a 1,5KWatt/ora e tutta la polvere non utilizzata viene riciclata e può essere direttamente riutilizzata nelle successive lavorazione. Si può cominciare a lavorare usando solo 300 grammi di materiale.