Alcuni ricercatori olandesi stanno studiando una nuova tecnologia che potrebbe consentire di utilizzare l’anidride carbonica prodotta da impianti termoelettrici e da altre attività industriali come materia prima per la produzione di energia elettrica. Il metodo consiste nel far reagire la CO2 con acqua o altri liquidi che, con ulteriore lavorazione, produrrebbe un flusso di elettroni che costituiscono la corrente elettrica. In questo modo si potrebbero produrre circa 1.570 miliardi di kilowatt di elettricità supplementare ogni anno senza alcuna emissione di gas serra.
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Recuperare energia dall’anidride carbonica
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