Da Stratasys la prima stampante 3D multi materiale a colori al mondo

Stratasys ridefinisce la progettazione e la realizzazione dei prodotti con la nuova Objet500 Connex3, presente all’evento SWW 2014: la stampante 3D versatile, in grado di offrire un ottimo realismo dei prodotti a colori. 

 

Minneapolis, MN; Rehovot, Israele – 27 gennaio 2014 Stratasys Ltd. (NASDAQ: SSYS) ha annunciato il lancio dell’innovativa stampante 3D multi-materiale a colori Objet500 Connex3, la prima e unica stampante 3D ad abbinare l’uso del colore alla stampa 3D multi-materiale.

Questa novità nel mondo della stampa 3d si caratterizza per una tecnologia innovativa a tre getti in grado di combinare tra loro microscopiche gocce di tre materiali base per produrre parti con combinazioni praticamente illimitate di materiali a colori trasparenti, rigidi o flessibili e materiali digitali a colori, il tutto in un singolo processo  di stampa. La capacità di ottenere le caratteristiche di una parte assemblata senza alcuna operazione di assemblaggio o verniciatura permette di conseguire notevoli risparmi di tempo, nonché di convalidare i progetti e prendere le decisioni giuste fin dall’inizio, prima di approntare la produzione, per introdurre sul mercato prodotti migliori in tempi più rapidi.

“L’obiettivo di Stratasys è aiutare i clienti a rivoluzionare i processi di progettazione e produzione”, afferma David Reis, CEO di Stratasys. Sono certo che la nostra nuova stampante 3D multi-materiale a colori Objet500 Connex3 trasformerà il modo in cui i clienti progettano, sviluppano e realizzano i loro prodotti.  In generale, e per quanto attiene alla tecnologia Connex in particolare, continueremo a spingere sempre più lontano i limiti del possibile in un mondo 3D”.

Tre materiali nei colori primari si uniscono per creare uno spettro di colori vividi e intensi

Analogamente alle stampanti 2D a getto di inchiostro, combinando materiali in tre diversi colori – VeroCyan, VeroMagenta e VeroYellow – è possibile produrre centinaia di colori vividi e intensi. Questi materiali a colori si integrano all’ampia gamma di fotopolimeri PolyJet di di Stratasys, comprendente materiali digitali, materiali rigidi, simil-gomma, trasparenti e per alte temperature, per simulare plastiche standard e plastiche tecniche per alte temperature.

 

Un altro primato: materiali flessibili a colori*

La stampante 3D multi-materiale a colori Objet500 Connex3 offre inoltre sei tavolozze con l’aggiunta di nuovi colori per la famiglia di materiali simil-gomma Tango, con sfumature da opache a trasparenti in diversi valori Shore, per rispondere alle esigenze di mercati specifici, quali l’automotive, i prodotti di consumo, i prodotti sportivi e il mondo della moda*.

 

“Dalla sua introduzione nel 2007, la piattaforma di stampa 3D multi-materiale Objet Connex ha aperto la strada allo sviluppo di materiali avanzati per la stampa 3D con proprietà termiche e meccaniche uniche”, afferma Igal Zeitun, Vice Presidente di Stratasys per le attività di marketing e vendita. “La stampante 3D multi-materiale a colori Objet500 Connex3 produce modelli e parti utilizzando fotopolimeri in colori  brillanti, così da poter creare modelli a colori per lo svolgimento di varie attività, dalla sperimentazione di nuovi concept fino a studi pilota di pre-produzione.

“Poiché questa è la prima vera stampante 3D multiuso, riteniamo che la stampante 3D multi-materiale a colori Objet500 Connex3 sia un prodotto unico e rivoluzionario, che permette di ideare un prodotto al mattino e averlo nelle proprie mani al pomeriggio, esattamente nei colori immaginati e con le proprietà dei materiali e le finiture superficiali previste”.

La stampante 3D multi-materiale a colori Objet500 Connex3 è già in vendita tramite l’ampia rete di rivenditori Stratasys in tutto il mondo.

* I materiali flessibili a colori verranno commercializzati nel secondo trimestre del 2014.

Senza categoria

Il motore Raptor: la rivoluzione di SpaceX nell’ingegneria dei razzi

Il motore Raptor di SpaceX che sta trasformando la propulsione spaziale, aprendo nuove possibilità per missioni interplanetarie e modificando l’accesso allo spazio. di Fiorenzo Borreani L’esplorazione spaziale ha sempre spinto l’ingegneria al limite, richiedendo innovazioni continue per superare le sfide

Software

Introduzione ai Drop Test

Le simulazioni di drop test rappresentano una tecnica avanzata nell’ingegneria strutturale per valutare la resistenza di materiali e componenti sottoposti a impatti. Queste simulazioni, basate su metodi numerici come l’analisi agli elementi finiti, consentono di prevedere il comportamento strutturale e

Design thinking

Combattere il caldo con pareti a zig zag a raffrescamento radiativo

Raffreddamento passivo: il successo delle pareti corrugate della Columbia University. di Lisa Borreani Gli edifici rappresentano circa il 40% del consumo energetico globale e contribuiscono al 36% delle emissioni di CO2. Il raffreddamento degli ambienti interni costituisce circa il 20%