Collaborazione uomo-robot: il futuro del lavoro

Robot

Lavoro e automazione: il futuro risiede nella collaborazione uomo-robot. È quanto emerge dall questa analisi di Enrico Rigotti, Area Sales Manager di OnRobot Italia.

Il settore della robotica sta crescendo rapidamente e le aziende devono ricorrere alla modernizzazione per rimanere competitive in un mercato guidato dall’innovazione. Come evidenziato dal report World Robotics 2021 Industrial Robots, sono 3 milioni i robot industriali oggi operativi nelle aziende di tutto il mondo, con un incremento del 10% nonostante la pandemia. Con la crescita esponenziale di questi numeri aumentano anche le domande su come robot e esseri umani possano collaborare per aumentare l’efficienza e ottimizzare le diverse attività aziendali.

Robotica
Enrico Rigotti

La situazione del mercato del lavoro vede una quantità maggiore di ruoli disponibili rispetto al numero di persone pronte a ricoprirli. Non si tratta di robot che prendono il posto degli umani, ma di lavorare insieme. In questo contesto, l’integrazione di modelli di automazione collaborativa può avere un impatto positivo sul mercato del lavoro e cambiare così in meglio il modo di operare.

I robot che creano opportunità

Una ricerca del 2020 su robot e lavoro ha evidenziato che i dipendenti sono ancora preoccupati dalla robotizzazione, che potrebbe avere impatto sul mercato del lavoro. Tuttavia, i robot possono farsi carico di compiti duri, pericolosi e ripetitivi, permettendo alle persone di lavorare alla loro programmazione, alla gestione dei processi o al loro fianco, in ruoli più adeguati alla mente umana.

Inoltre, si stima che la robotizzazione di alcune industrie avrà un impatto positivo non solo sulla soddisfazione lavorativa, ma anche su produttività e motivazione. La domanda di personale tecnicamente preparato aumenterà nei prossimi anni a seguito della trasformazione dell’industria, e creerà lavori più stimolanti, creativi e appaganti.

In un recente report, Gartner ha evidenziato come i data center stiano impiegando robot per far fronte alla mancanza di personale, specialmente per effettuare attività ripetitive e pericolose. Investire nei cobot può così migliorare la sicurezza sul lavoro, aumentare l’efficienza nei tempi di lavorazione e permettere alle aziende di allocare maggiori risorse nella formazione e nelle funzioni più impegnative.

Innovare il settore

In tutto il mondo, le aziende  stanno continuando ad accelerare i loro percorsi di trasformazione digitale. Secondo le cifre rese note dall’IFR, l’International Federation of Robotics, sono 383.500 unità consegnate nel mondo (+0,5% rispetto al 2019), con un tasso di crescita annua media del 9% nel quinquennio 2015-2020 e un livello di adozione nei diversi settori in continua evoluzione. Con l’Italia posizionata al sesto posto su scala globale e al secondo in Europa dopo la Germania per vendite e implementazioni.

La robotica collaborativa è stata in grado di ridisegnare i paradigmi produttivi in numerosi settori, contribuendo al costante aumento di automazione, flessibilità e interconnessione. Si prevede che il suo ruolo nel mercato del lavoro non porterà solo benefici significativi per le aziende, ma anche per i dipendenti e la loro crescita professionale, grazie anche alla creazione di nuovi ruioli digitali a elevato tasso di specializzazione.