Carta idrorepellente: uno “smart material” targato IIT

CARTA IDROREPELLENTELa carta viene trattata con soluzioni contenenti materiali polimerici miscelati con micro filler o materiali nanotecnologici. L’interazione tra la soluzione e le fibre provoca la formazione di un guscio polimerico 3-D morbido, intrappolando una quantità controllata di cariche attorno ad ogni singola fibra.
L’aspetto macroscopico della carta non cambia.
Il processo tuttavia permette di ottenere carta impermeabile e multifunzionale (ad esempio magnetica, autopulente, antibatterico, antimicotico) a causa della presenza del polimero idrofobo e dei riempitivi. Una volta creato il materiale lo si può usare per trattare materiali come carta o tessuti, con diversi metodi; in ogni caso è importante comprendere che non si tratta di uno strato aggiuntivo, ma di una tecnica che ricopre con precisione ogni fibra.

Questo permette anche di conservare le proprietà originali del materiale, come – nel caso della carta – la possibilità di stamparci. La carta intelligente guarda avanti. Una delle possibili applicazioni riguarda il campo dei documenti preziosi che si possono, ad esempio, crittografare magnetizzandone una piccola porzione. Fogli antibatterici possono essere impiegati per impacchettare alimenti

Approfondimenti

Velocizzare la realizzazione di investimenti tecnologici

Una strategia solida di contrattualistica e approvvigionamento di capitali è fondamentale per affrontare con successo le sfide nella realizzazione di investimenti tecnologici, quali infrastrutture strategiche, come data center e impianti per la produzione di semiconduttori. di Andrea Bondi Il settore

Design thinking

Riduzione dell’impatto ambientale come specifica della progettazione

L’adozione di tecniche e criteri di progettazione “green” per la riduzione dell’impatto ambientale non rappresenta solo un dovere etico o un obbligo normativo, ma anche una concreta opportunità di innovazione e di differenziazione competitiva per le aziende. di Giorgio De