Oltre la stampa 3D

Architetture che si adattano ai cambiamenti esterni e rispondono agli stimoli dell’ambiente: è la nuova frontiera della stampa, la stampa 4D, che aggiunge alle tre dimensioni tradizionali una quarta, il tempo. L’innovativa stampa a 4D è il risultato di un lavoro di ricerca dell’Università di Harvard: il team di ricercatori ha inventato una nuova tecnologia che permette a un oggetto stampato in 3D di cambiare forma, in modo controllato e prevedibile, una volta a contatto con l’acqua. Il prototipo è una struttura tridimensionale a forma di orchidea stampata con un inchiostro speciale a idrogel composito e contenente fibrille di cellulosa. Il processo sfrutta le proprietà anisotropiche delle fibrille, che crescono solo in determinate direzioni. Il team ha dunque potuto sviluppare un modello matematico predittivo capace di descrivere la morfologia dinamica dell’oggetto tridimensionale. Questo significa poter cambiare quanto e come si vuole gli oggetti stampati in 4D. E con una serie pressoché infinita di applicazioni nei campi più diversi.

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Attualità

MECSPE Bari | Aerospazio, filiera in crescita tra sfide e opportunità

Puglia motore dell’aerospazio italiano: filiera in crescita e alta specializzazione. Giuseppe Acierno, Presidente del DTA (Distretto Tecnologico Aerospaziale della Puglia): «L’Italia ha capacità spaziali complete, la Puglia vale oltre il 10% del comparto nazionale». Si avvicina sempre più la terza

Design thinking

Colmare il divario tra l’innovazione e l’ingresso sul mercato

Le imprese hanno bisogno di innovazione all’avanguardia e le start-up hanno bisogno di accesso, risorse e fattori di scala, che solo le grandi aziende possono offrire; entrambi gli ecosistemi vogliono trovarsi, ma non è sempre facile. di Andrea Bondi Amazon

Additive manufacturing

Motori elettrospray: Il futuro della propulsione satellitare

Ideali per la propulsione di piccoli satelliti, i motori elettrospray sono dispositivi leggeri che potrebbero essere prodotti a bordo di un veicolo spaziale e costare molto meno dei propulsori tradizionali. di Carla Devecchi Nel panorama attuale dell’esplorazione spaziale, la miniaturizzazione