Un nuovo giunto a “gioco zero” e torsionalmente rigido

Il giunto a “gioco zero” e torsionalmente rigido Radex-NC HT, prodotto da KTR e distribuito da Mondial, è in grado di raggiungere velocità di rotazione fino a 27.500 rpm e coppia trasmissibile fino a 2.000 Nm. Confrontando il giunto con l’omonima serie standard, il collegamento tra i pacchi lamellari e i mozzi viene realizzato con flusso di coppia positivo e non positivo, il che permette l’utilizzo in servocomandi con coppie elevate. I mozzi e le relative lamelle sono costruiti rispettivamente in alluminio ad alta resistenza ed acciaio inossidabile; il giunto risulta quindi essere compatto, oltre ad avere un peso e un momento di inerzia contenuti. In questa serie sono comprese due versioni: a singolo o a doppio pacco lamellare.

Le varianti di collegamento

KTR prevede, per questa tipologia di giunti a “gioco zero”, più varianti di collegamento albero mozzo, tra le quali:

– mozzo con anello di calettamento per trasmissione flusso di coppia non positivo. Questo mozzo ha una struttura simmetrica rigida ed è disponibile per coppie elevate.

– mozzo con fissaggio a morsetto per trasmissione flusso di coppia positivo e non positivo. Il nuovo Radex-NC HT è disponibile in sette grandezze in grado di trasmettere coppie da 35 a 2.000 Nm e velocità da 6.500 a 27.500 g/min.

Ad esempio, la grandezza intermedia 36, avente diametro esterno pari a 84 mm, è in grado di trasmettere una coppia nominale fino a 340 Nm con una velocità massima di 14.000 g/min. Il giunto Radex-NC HT è esente da manutenzione e non può essere impiegato fino a temperature di +200°C in condizioni ambientali aggressive. I settori applicativi di tale giunto sono principalmente: macchine utensili, banchi prova, macchine di controllo e misura, automazione industriale e servoriduttori. Il giunto consiste in un pacco lamellare torsionalmente rigido, in grado di compensare disallineamenti assiali, angolari e radiali. Esistono due versioni di detto giunto:  EK versione a singolo cardano  e DK a doppio cardano. Il design dei mozzi prevede come standard il fissaggio a morsetto.

Le applicazioni

Un’applicazione tipica del giunto Radex-NC HT è rappresentata dalle viti senza fine con bassa trasmissione. Tale giunto si rende necessario in quanto questa applicazione richiede elevata precisione tra lato guida e lato guidato. Nel caso di trasmissioni inferiori a I=8 si raccomanda l’uso del Radex-NC HT rispetto ad altri giunti, ad esempio quelli flessibili,  in quanto questi ultimi ridurrebbero la rigidità totale del sistema.

 

Certificato Atex

Il giunto Radex-NC HT è certificato secondo la direttiva del 2014/34 EU come unità di categoria 2G/2D e utilizzabile in zone pericolose G1/G2 e D21 e D22. Se i mozzi con fissaggio a morsetto per alberi lisci (permessi solo per la categoria 3) sono usati in ambienti pericolosi, il giunto  deve essere realizzato considerando un fattore di almeno 2 tra la coppia di picco che include tutti i parametri operativi oltre che la coppia trasmissibile per attrito dai mozzi e la coppia normale del giunto stesso.

Quaderni di progettazione

Gli elementi finiti piani

Nei fascicoli di giugno e luglio del Progettista Industriale, i quaderni di progettazione dedicati agli elementi finiti hanno introdotto la teoria di base facendo riferimento specifico agli elementi mono-dimensionali. Questo mese introduciamo gli elementi finiti piani (2D). Questi elementi sono

filiera
Attualità

MECSPE Bari | Aerospazio, filiera in crescita tra sfide e opportunità

Puglia motore dell’aerospazio italiano: filiera in crescita e alta specializzazione. Giuseppe Acierno, Presidente del DTA (Distretto Tecnologico Aerospaziale della Puglia): «L’Italia ha capacità spaziali complete, la Puglia vale oltre il 10% del comparto nazionale». Si avvicina sempre più la terza

Design thinking

Colmare il divario tra l’innovazione e l’ingresso sul mercato

Le imprese hanno bisogno di innovazione all’avanguardia e le start-up hanno bisogno di accesso, risorse e fattori di scala, che solo le grandi aziende possono offrire; entrambi gli ecosistemi vogliono trovarsi, ma non è sempre facile. di Andrea Bondi Amazon