Si chiama GoldFinger ed è il prototipo di un’interfaccia innovativa, frutto della collaborazione tra il Politecnico di Torino e il Mit, che permette di interagire con le macchine con il semplice movimento di una mano. L’interfaccia è a forma di guanto integrato di tutti i componenti elettronici e meccanici necessari al suo funzionamento. GoldFinger può autoalimentarsi: il movimento delle dita produce energia elettrica, il che significa maggiore autonomia di funzionamento e assenza di fili per l’alimentazione. Molti componenti hi-tech sono integrati nel supporto tessile del guanto in modo che l’utilizzatore non ne percepisca la presenza: fili conduttivi, trasduttori piezoelettrici a elevata flessibilità e interruttori elettrici costruiti col tessuto stesso. Innumerevoli i campi di applicazione, da quello industriale a quello medico e a quelli legati alla realtà virtuale. Il prototipo è stato presentato nel principale convegno mondiale di micro-generazione di energia a Boston nello scorso dicembre.
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