Stampa 3D: arriva la cella robotizzata Ianus di Prima Additive

La cella robotizzata laser multiprocesso Ianus di Prima Additive può essere configurata con quattro processi, non soltanto per la stampa additiva.

La cella robotizzata laser multiprocesso Ianus di Prima Additive può essere configurata con quattro processi, non soltanto per la stampa additiva.

Prima Additive, azienda del gruppo Prima Industrie dedicata alle tecnologie per l’additive manufacturing del metallo, esporrà una delle sue soluzioni alla fiera Automatica di Monaco di Baviera.

Alla fiera di Monaco, sarà presente la cella robotizzata IANUS di Prima Additive, che sarà ospitata presso lo stand di Siemens (Padiglione B6, Stand 302). Siemens rappresenta un partner cruciale per Prima Additive, grazie alle sue soluzioni che abilitano le infinite potenzialità della cella robotizzata laser multiprocesso Ianus.

Integrazione di tecnologie con Ianus

L’integrazione tra le tecnologie di Siemens e quelle di Prima Additive si esprime nello sviluppo della Ianus Cell e, in particolare, attraverso l’integrazione del braccio robotico e il CNC, tramite la funzionalità Sinumerik Run MyRobot / Direct Control.

Attraverso tale funzionalità, l’utilizzatore della macchina può interfacciarsi con la cella robotica utilizzando un’unica console di controllo ed eseguire la movimentazione e la programmazione del robot utilizzando istruzioni tipiche di una macchina utensile, esonerandolo dal conoscere un ulteriore linguaggio di programmazione specifico per robot. Inoltre, grazie ai sistemi Siemens su cui si basa questa piattaforma, la cella IANUS si può facilmente integrare con le altre macchine già presenti all’interno dell’azienda, sfruttando soluzioni digitali basate sull’ecosistema aperto di MindSphere.

Ianus

Ianus in funzione

Presso lo stand di Siemens sarà possibile vedere in funzione la Ianus Cell predisposta per la saldatura laser, uno dei quattro processi che possono essere configurati su di essa. Questa macchina, che vanta un volume di lavoro di 1600 x 1200 x 700 mm, si distingue infatti per la possibilità di essere configurata per diversi processi laser. In aggiunta alla saldatura laser (di prossimità o remota), è altresì possibile configurare la macchina per la Direct Energy Deposition basata sull’utilizzo di polvere o sull’utilizzo di filo di metallo come materiale di partenza, ma anche altri processi laser come la tempra laser.

Il fatto che questa cella robotizzata di Prima Additive sia configurata per eseguire un processo al di fuori dello spettro dell’additive manufacturing testimonia la volontà dell’azienda italiana di posizionarsi sul mercato più ampio delle soluzioni laser avanzate, grazie all’expertise accumulata negli anni.

Il dio latino dai due volti

Il nome di questa soluzione viene dal dio latino Ianus, iconica divinità dai due volti. Così come il dio Giano presenta due facce, la cella robotizzata Ianus di Prima Additive può essere configurata anche per eseguire due processi diversi nella stessa macchina. Grazie alla possibilità di installare due magazzini dedicati, è così possibile passare da un’applicazione all’altra semplicemente cambiando la testa installata sul braccio robotico all’interno della macchina stessa. Il cambio testa diventa quindi assimilabile ad un cambio di utensile, aumentando la flessibilità dell’intero sistema.

In Ianus installabili diverse sorgenti laser

Inoltre, la flessibilità del sistema è ulteriormente amplificata dalla possibilità offerta di installare diverse sorgenti laser all’interno della stessa macchina, con diverse lunghezze d’onda. Così è possibile, ad esempio, dotare il sistema di un laser infrarosso e di un laser blu per poterli usare all’interno dello stesso processo al fine di lavorare in maniera più efficace ogni tipo di lega di metallo, abilitando così applicazioni multi-materiale avanzate.

Al fine di sfruttare al massimo le potenzialità di tale soluzione, è possibile utilizzare il Create MyVirtual Machine, software messo a disposizione da Siemens, in grado di generare un vero e proprio gemello digitale del sistema. Questo si è dimostrato estremamente utile per agevolare il lavoro di engineering nelle varie fasi dello sviluppo e ottimizzazione della macchina, permettendo inoltre una notevole riduzione del time to market.

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