SP80, la barca a vela progettata per battere il record del mondo

SP80
SP80 è un'innovativa barca a vela progettata in Svizzera e costruita in Italia per battere il prossimo anno il record del mondo di velocità in mare.
Progettata dal Politecnico Federale di Lausanne (EPFL), SP80 è una barca a vela che non ha nulla delle tradizionali barche a vela. Nemmeno la vela. Potrà raggiungere i 150 chilometri all’ora (80 nodi) ed è stata sviluppata per per battere l’attuale record del mondo di velocità di imbarcazioni mosse dal vento, pari a 121 chilometri all’ora.
In costruzione dalla scorsa estate, sarà pronta per tentare di battere il record mondiale il prossimo anno. I progettisti hanno reso noto da poco il design definitivo dell’imbarcazione che ha uno sviluppo orizzontale di 10 metri per sette e porterà a bordo due persone di equipaggio.
Dalle ultime immagini che sono state diffuse si vede che l’imbarcazione è leggermente più grande di quanto appariva dai primi concept, e che ha anche una forma più elegante ed aggressiva, con nuovi elementi che hanno lo scopo di stabilizzare ulteriormente la struttura di questa barca che viene mossa, anzi trainata, da una vela che sembra un grosso aquilone.

SP80, progettata in Svizzera e costruita in Italia

Se il progetto della barca a vela da record SP80 lo dobbiamo alla svizzera, e in particolare al team SP80 costituito da ingegneri e studenti del Politecnico svizzero, l’elegante costruzione del prototipo è tutta italiana, ad opera della Persico Marine, cantiere noto per costruire barche a vela personalizzate per le squadre di regata più rinomate del mondo e per gli armatori privati (ha lavorato su yacht da regata per l’America’s Cup, la Volvo Ocean Race, la classe Maxi 72 e molti altri).

Secondo Mayeul van den Broe, coordinatore del progetto, il design della barca a vela è stato ottimizzato per superare di molto il record del mondo. Un obiettivo raggiunto, per ora soltanto sulla carta, con un’imbarcazione dotata di tre punti di appoggio sull’acqua e un modulo di potenza che regola in permanenza la forza dell’ala del kitesurf da venti metri di apertura. Dei due “marinai” a bordo, uno piloterà l’imbarcazione e l’altro si occuperà esclusivamente della vela. Il progetto è sponsorizzato per ora soltanto dall’azienda svizzera specializzata in orologi Richard Mille.

 

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