I supporti per illuminazione stradale sono strutture che non sono progettate in modo specifi co per assorbire energia in modo effi ciente in caso di impatto con un veicolo. Per questa ragione, molte normative prevedono l’installazione di guardrail per proteggere i veicoli dall’impatto con i piloni. Questo comporta costi e, ove non fosse possibile provvedere con l’installazione di protezioni, anche una marcata riduzione della sicurezza in caso di impatto con queste strutture rigide. Un gruppo di ricercatori dell’università di Siviglia ha effettuato una serie di test indebolendo la base di pali per illuminazione stradale con un intaglio circonferenziale, e ha valutato la capacità di questi pali “danneggiati” artificialmente di ridurre le accelerazioni durante un potenziale urto (e di conseguenza i danni al veicolo e ai suoi occupanti): i pali così modifi cati dovrebbero rompersi preferenzialmente in una determinata area, e non costituire più un ostacolo rigido nei confronti del veicolo che li impatta. Il concetto di base è la realizzazione di un “fusibile meccanico”, un’area indebolita appositamente che si rompa se sottoposta a un carico predeterminato in fase di progetto. Le prove hanno per ora riguardato pali commerciali, modifi cati con differenti intagli, studiati e verifi cati con analisi a elementi fi niti in modo da non ridurre la vita a fatica del palo al di sotto di valori sicuri. La tecnica è risultata valida nel ridurre le accelerazioni durante l’impatto con un pendolo; sono allo studio soluzioni che permettano di controllare la direzione della frattura preferenziale del palo, in modo di evitare che lo stesso palo si abbatta sull’auto dopo il cedimento.
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Sicurezza passiva: infragilire i pali della luce
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