Sempre più elettrici per muoversi in città

e-carLa Toyota ha annunciato la produzione di un veicolo ultracompatto in grado di rivoluzionare il trasporto locale. I-road, pensato per la mobilità personale, è stato presentato al 43° Motor Show di Tokyo. Ora è in prova nella capitale giapponese, dove si sta facendo una serie di test che permetterà di valutarne la capacità e l’idoneità a sopportare le molteplici situazioni quotidiane tipiche di un contesto urbano. Una decina di veicoli sarà testata entro la fine di giugno da cittadini comuni e da esperti del settore. L’azienda infatti vuole raccogliere le impressioni e le sensazioni di guida provate da qualsiasi tipo di conducente alle prese con le dimensioni ridotte del mezzo per capire quali ne siano le effettive potenzialità di utilizzo in città. L’azienda giapponese è convinta che questo veicolo elettrico sia in grado di combinare il comfort di una moto con il comfort e la stabilità di un’automobile. I-road è dotato di una batteria agli ioni di litio che gli garantisce con una sola ricarica un’autonomia di circa 50 km a una velocità media di 30 km/h con la possibilità di raggiungere i 60 km/h.

Design thinking

Il motore Raptor: la rivoluzione di SpaceX nell’ingegneria dei razzi

Il motore Raptor di SpaceX che sta trasformando la propulsione spaziale, aprendo nuove possibilità per missioni interplanetarie e modificando l’accesso allo spazio. di Fiorenzo Borreani L’esplorazione spaziale ha sempre spinto l’ingegneria al limite, richiedendo innovazioni continue per superare le sfide

Software

Introduzione ai Drop Test

Le simulazioni di drop test rappresentano una tecnica avanzata nell’ingegneria strutturale per valutare la resistenza di materiali e componenti sottoposti a impatti. Queste simulazioni, basate su metodi numerici come l’analisi agli elementi finiti, consentono di prevedere il comportamento strutturale e

Design thinking

Combattere il caldo con pareti a zig zag a raffrescamento radiativo

Raffreddamento passivo: il successo delle pareti corrugate della Columbia University. di Lisa Borreani Gli edifici rappresentano circa il 40% del consumo energetico globale e contribuiscono al 36% delle emissioni di CO2. Il raffreddamento degli ambienti interni costituisce circa il 20%