Ricerca OnePoll: l’Industrial Internet of Things prende piede in Italia

I dati della ricerca condotta da OnePoll per conto di Reichelt Elektronik sui vantaggi derivanti dall’utilizzo di sistemi IIoT rivelano un tasso elevato di soddisfazione da parte delle aziende che stanno adottando i sistemi IIoT

Reichelt Elektronik, distributore online di elettronica e di tecnologie IT, analizza il punto di vista di 250 aziende italiane sui vantaggi – in termini di produzione – derivanti dalla scelta di soluzioni innovative quali robot collaborativi, AI e sistemi IIoT (Industrial Internet of Things).  A a che punto è la tecnologia in questo settore? Quali sono i benefici di business derivanti dall’implementazione di queste tecnologie? Ecco i risultati di una ricerca condotta per conto di reichelt elektronik da OnePoll, che ha intervistato un campione europeo di 1250 IT decision-maker, tra cui 250 in Italia.

IIoT: o tutto o niente

Lo studio evidenzia che attualmente la maggior parte delle aziende italiane si avvale già di sistemi IIoT. Oltre il 75% dei responsabili IT intervistati afferma infatti che macchine e dispositivi sono collegati in rete tra loro e con Internet nella loro azienda. Tuttavia, nonostante la maggior parte degli intervistati stia già utilizzando l’Industrial Internet of Things all’interno della propria azienda, il 40% circa delle imprese – che ancora non possiede sistemi IIoT – non ha in programma di effettuare investimenti in questa tipologia di sistemi nell’arco dei prossimi 12 mesi, mentre il 33% di esse non ha ancora preso una decisione in merito. Ma a cosa è dovuta questa polarizzazione? La maggior parte delle aziende che non utilizza soluzioni IIoT non ritiene attualmente indispensabile avvalersene. Il 44% degli intervistati, infatti, dichiara che l’implementazione dell’IIoT non è un elemento prioritario all’interno della propria azienda. Altrettanto determinanti sono fattori quali la mancanza di know-how per l’implementazione e la manutenzione (27%), motivi economici (20%), preoccupazioni per quanto riguarda la sicurezza informatica e la protezione dei dati (18%). Ne consegue che le aziende che rifiutano l’adozione di IIoT sono in netta minoranza, ma sono coloro che si perdono alcuni vantaggi commerciali.

Risultati positivi per il business ed espansione

Secondo quanto emerge dall’indagine, le aziende che hanno già implementato sistemi IIoT sono generalmente soddisfatte dei risultati ottenuti. Più dell’88 per cento afferma infatti che le aspettative sono state soddisfatte. In particolare, in termini di business il più grande vantaggio del collegamento in rete dei dispositivi risiede nell’ottimizzazione dei processi operativi. Tra i vantaggi principali, le aziende citano soprattutto l’aumento della produttività (53%), l’incremento dell’efficacia dei processi (48%), il risparmio in termini economici (44%). I sistemi IIoT semplificano inoltre tutte le operazioni che riguardano la logistica (43%), evitando ritardi o interruzioni della produzione (42%) e migliorando i prodotti dal punto di vista qualitativo (38%). La soddisfazione delle aziende si riflette anche nella loro volontà di investire ulteriormente nella tecnologia. Ciò è dovuto al fatto che oltre il 91% delle aziende italiane che già utilizza sistemi IIoT ha in programma di espandere la tecnologia esistente entro i prossimi dodici mesi. Solo il 4% delle aziende intervistate non prevede una espansione. Appare dunque chiaro che le aziende che al momento non dispongono di sistemi IIoT, nel lungo termine saranno soggette alla concorrenza di coloro che sono più avanzate dal punto di vista tecnologico. Tra gli importanti benefici dell’IIoT vi sono, infatti, la possibilità di aprire nuove aree di business o mercati strategici per le imprese (35%) e processi di manutenzione e assistenza semplificati (38%).

Sforzi elevati e complessità crescente

Nonostante il riscontro degli intervistati sia prevalentemente positivo, si registrano anche degli effetti negativi legati all’introduzione dell’Industrial Internet of Things. Tra questi, il 38% degli intervistati ritiene che il costo della messa in rete delle apparecchiature e la crescente complessità dei processi aziendali siano il principale freno all’implementazione dell’IIoT, oltre ad un 36% che conferma di considerare troppo alti i costi di acquisizione. A causa del crescente numero di dispositivi collegati in rete, anche le reti IT stanno diventando sempre più complesse, da qui la sfida principale per le aziende è quella di garantire la sicurezza dei sistemi IT (56%). L’indagine rivela anche una mancanza di personale qualificato: il 36% non possiede un know-how adeguato all’implementazione, la manutenzione o il monitoraggio. Sono poi molte le aziende che lamentano una complessità dei sistemi offerti, degli impatti e della loro interoperabilità (34%). Una percentuale altrettanto elevata sta gestendo faticosamente il conseguente flusso di dati o ha difficoltà a trarne conclusioni (28%). Dal punto di vista tecnico, le aziende stanno lottando con l’interoperabilità dei sistemi IIoT con le reti esistenti (29%).

WLAN, Mobilfunk, Bluetooth e reti cablate

Per quanto riguarda la trasmissione dei dati, la maggior parte degli intervistati ha dichiarato che si affiderà alla WLAN (86%). Molto diffuso è anche il collegamento in rete tramite standard di telefonia mobile come GSM, GPRS, UMTS o HSPA (35%), reti cablate come Ethernet, ISDN e DSL (69%) o via Bluetooth (50%). La stragrande maggioranza dei responsabili delle decisioni tecniche è soddisfatta di questi standard (87%). L’insoddisfazione di una piccola percentuale di aziende (10%) è dovuta principalmente a interruzioni della rete (45%) e problemi di compatibilità tra singoli componenti (40%). I dati sottolineano come il 90% delle aziende italiane utilizza il cloud per l’archiviazione centrale dei dati generati dall’IIoT. Gli standard preferiti corrispondono in gran parte a quelli utilizzati per collegare in rete gli apparecchi tra loro: WLAN (72%), seguita da reti cablate come Ethernet (68%), standard di comunicazione mobile come LTE 2G, 3G, 4G e HSPA (50%) e LPWA (27%). Solo una minoranza dei responsabili delle decisioni IT (7%) è contraria al cloud e indica, tra le ragioni principali, le preoccupazioni legate alla protezione dei dati (35%) e la scarsa necessità di affidarsi al cloud (28%).

L’indispensabilità dell’IIoT per le imprese

Come dimostra lo studio, i sistemi IIoT sono ormai parte integrante del mondo industriale italiano. “Il fatto che la maggior parte delle aziende si affidi all’IIoT è, a nostro avviso, un risultato molto positivo. Anche i produttori sono consapevoli dell’importanza di queste soluzioni – ecco perché la gamma di prodotti innovativi in questo settore è più ampia che mai e continuerà a crescere. Per le aziende che non si sono ancora convertite all’IIoT e non hanno ancora colto le sue opportunità, questo è il momento ideale per entrare nel mondo del networking”, afferma Thomas Kruse di reichelt elektronik.