Petrorov: il robot geologo

Si chiama “Petrorov” ed è un robot in grado di fare rilievi geologici e analisi fisiche e chimiche
del suolo in modo autonomo, progettato da PetroLogic Synergy, una nuova azienda spin off dell’Università di Siena. La start up sta completando la costruzione del primo prototipo sperimentale di questa innovativa piattaforma robotizzata ispirata al concetto dei robot Viking e Curiosity, che hanno esplorato il suolo di Marte. “Petrorov” – spiega l’Università di Siena – riuscirà ad acquisire molteplici dati ambientali, petrologici e geofisici su suolo e sottosuolo, dati fondamentali in agraria, nell’agricoltura di precisione, nel monitoraggio ambientale, nella geotecnica, ingegneria civile, archeologia, esplorazione mineraria. Il primo prototipo ha già a bordo gli strumenti per misurare in modo preciso e innovativo resistività e suscettività magnetica, i parametri più utilizzati nel mondo nelle prospezioni, nelle ricerche di acqua nel sottosuolo, nelle ispezioni di archeologia preventiva e non solo.
L’azienda spin off formata da docenti, ricercatori e laureati dell’Università di Siena è ora in cerca di altri partner per sviluppare il secondo prototipo, più avanzato e completo, con particolare attenzione a soluzioni innovative per l’agricoltura e il monitoraggio ambientale.

Design thinking

Il motore Raptor: la rivoluzione di SpaceX nell’ingegneria dei razzi

Il motore Raptor di SpaceX che sta trasformando la propulsione spaziale, aprendo nuove possibilità per missioni interplanetarie e modificando l’accesso allo spazio. di Fiorenzo Borreani L’esplorazione spaziale ha sempre spinto l’ingegneria al limite, richiedendo innovazioni continue per superare le sfide

Software

Introduzione ai Drop Test

Le simulazioni di drop test rappresentano una tecnica avanzata nell’ingegneria strutturale per valutare la resistenza di materiali e componenti sottoposti a impatti. Queste simulazioni, basate su metodi numerici come l’analisi agli elementi finiti, consentono di prevedere il comportamento strutturale e

Design thinking

Combattere il caldo con pareti a zig zag a raffrescamento radiativo

Raffreddamento passivo: il successo delle pareti corrugate della Columbia University. di Lisa Borreani Gli edifici rappresentano circa il 40% del consumo energetico globale e contribuiscono al 36% delle emissioni di CO2. Il raffreddamento degli ambienti interni costituisce circa il 20%