L’orizzonte dell’AI nel settore manifatturiero

Quali sono le trasformazioni che l’intelligenza artificiale (AI) sta portando al settore manifatturiero? L’orizzonte è ancora poco definibile, ma c’è un report che fotografa le potenzialità di sviluppo che questa tecnologia offre, suggerendo anche l’approccio corretto per evitare “passi falsi”.

di Roberto Garnero

Si intitola “The AI Opportunity in Manufacturing” ed è un report realizzato da TeamViewer, software house tedesca che offre una piattaforma di Digital Workplace per creare ambienti di lavoro moderni e flessibili, in grado di automatizzare i processi, migliorare la collaborazione e l’efficienza del lavoro. Proprio per comprendere ancora di più quanto la digitalizzazione possa potenziare l’efficienza operativa dei processi aziendali, lo studio sviluppato da TeamViewer esplora in profondità le trasformazioni che l’intelligenza artificiale sta portando al settore manifatturiero.

Diciamo subito che l’AI si presenta come una forza dirompente, capace di stimolare un’ondata di innovazione senza precedenti. Mei Dent, Chief Product and Technology Officer di TeamViewer, sottolinea il potenziale rivoluzionario dell’AI, ma avverte anche sulla necessità di un approccio cauto e consapevole. Una corretta implementazione è cruciale per evitare “passi falsi” che potrebbero limitare i benefici dell’AI e introdurre nuovi rischi. Il report indaga quindi le attuali applicazioni dell’AI nel manifatturiero, le percezioni degli operatori del settore, le barriere che ne ostacolano una più ampia diffusione e le strategie per superarle, con l’obiettivo di guidare al meglio le aziende manifatturiere.

Una crescita esponenziale

Il ritmo di adozione dell’AI nel settore manifatturiero ha subito un’accelerazione significativa nell’ultimo anno. Questo incremento è in gran parte attribuibile alla crescente pressione sulle aziende manifatturiere per migliorare l’efficienza, rafforzare la resilienza e ridurre i costi operativi, in un contesto globale caratterizzato da interruzioni della supply chain e carenza di manodopera. I dati del report rivelano che una quota considerevole di decision-maker del settore (78%) utilizza l’AI nel proprio lavoro almeno una volta alla settimana, e una percentuale significativa (30%) ne fa uso quotidianamente. Questi numeri rappresentano un aumento notevole rispetto all’anno precedente, quando solo il 46% utilizzava l’AI settimanalmente e un modesto 8% quotidianamente.

Parallelamente alla diffusione dell’AI, cresce anche la percezione della sua maturità e la fiducia nelle sue capacità. La maggioranza dei rispondenti (72%) ritiene che l’adozione dell’AI all’interno delle proprie organizzazioni sia ad un buon livello di maturità. Inoltre, una parte consistente degli intervistati (67%) si sente personalmente competente nell’utilizzo dell’AI. Tuttavia, il report evidenzia anche un divario tra la percezione di competenza e il livello di expertise: una minoranza dei decision-maker del settore manifatturiero (28%) si definisce “esperto” o “altamente competente” nell’uso dell’AI, rispetto alla media del 39% rilevata in altri settori. Questa differenza riflette le diverse velocità di digitalizzazione nei vari comparti economici. Il settore manifatturiero, tradizionalmente basato su competenze meccaniche e di processo, ha intrapreso il percorso di trasformazione digitale più tardi rispetto ad altri settori, come l’IT e la sanità.

La complessità dell’integrazione delle nuove tecnologie, come l’AI, con i sistemi legacy e la mancanza di strumenti intelligenti adatti alle esigenze specifiche del settore (che richiedono capacità multimodali per l’elaborazione di immagini, audio e video) hanno rallentato il processo di adozione e limitato la percezione di expertise da parte degli operatori.

L’impatto delle nuove generazioni

Il report presentato da TeamViewer sottolinea il ruolo chiave delle nuove generazioni nel promuovere l’adozione e la padronanza dell’AI nel settore manifatturiero. Una larga maggioranza dei rispondenti (87%) ritiene che i giovani abbiano una maggiore familiarità con le tecnologie AI rispetto alle generazioni precedenti (75% in media tra tutti i settori). Questa consapevolezza deriva dalla maggiore esposizione delle nuove generazioni alle tecnologie digitali e ai concetti di AI, in contrasto con le competenze più tradizionali che caratterizzano il settore manifatturiero.

Applicazioni pratiche

L’AI trova impiego in una varietà di applicazioni all’interno del settore manifatturiero. Le aree di utilizzo più comuni includono:

  • Automazione del supporto clienti (28%): L’AI viene utilizzata per automatizzare le interazioni con i clienti, fornendo risposte rapide e risolvendo problemi in modo efficiente.
  • Analisi dei dati (23%): Gli strumenti di AI consentono di elaborare grandi volumi di dati provenienti dai processi produttivi, identificando tendenze, anomalie e opportunità di miglioramento.
  • Automazione dei processi (19%): L’AI viene impiegata per automatizzare compiti ripetitivi e manuali, liberando i lavoratori da attività a basso valore aggiunto.
  • Ottimizzazione della supply chain (19%): L’AI contribuisce a migliorare l’efficienza della supply chain, prevedendo la domanda, ottimizzando la logistica e riducendo i costi.
  • Ispirazione e ideazione (19%): Le capacità dell’AI, come la progettazione generativa e l’analisi predittiva, supportano i produttori nella creazione di prodotti innovativi e nell’identificazione di soluzioni originali per ottimizzare i processi produttivi.

Equilibrio necessario tra fiducia e cautela

Come sempre, l’introduzione di tecnologie innovative porta con sé aspetti meno positivi che verranno risolti nel corso del tempo. Infatti, il report esplora il livello di fiducia che i decision-maker del settore manifatturiero ripongono nell’AI per l’esecuzione di compiti complessi. I rispondenti hanno espresso fiducia nella capacità dell’AI di prevedere scenari futuri (41%), supportare le decisioni aziendali (36%) e persino prendere decisioni in autonomia (29%). Tuttavia, il report mette in guardia contro un’eccessiva fiducia nell’AI, sottolineando che le sue decisioni sono basate sui dati forniti e richiedono sempre la supervisione di esperti umani per garantirne la correttezza e l’appropriatezza.

Nonostante queste cautele, il report riconosce il grande potenziale dell’AI nel supportare i lavoratori in compiti complessi e incoraggia a continuare a investire nello sviluppo di “AI agent”, cioè particolari assistenti intelligenti digitali dotati di capacità decisionali avanzate e in grado di osservare, ragionare, pianificare e agire nel mondo digitale per svolgere compiti per conto di un utente o di un sistema. particolari

I molteplici vantaggi dell’AI

L’AI si conferma uno strumento potente per migliorare le performance aziendali nel settore manifatturiero. La maggioranza dei decision-maker (77%) concorda sul fatto che l’AI è fondamentale per aumentare l’efficienza delle organizzazioni, e il 71% ritiene che l’AI porterà al più grande aumento di produttività del secolo. Questa previsione è supportata dai dati che indicano un risparmio medio di dieci ore di lavoro al mese per dipendente grazie all’AI, un dato che si prevede in aumento con la crescente adozione della tecnologia.

I benefici dell’AI si traducono in una maggiore efficienza operativa, grazie all’automazione di compiti ripetitivi e dispendiosi in termini di tempo (come il monitoraggio delle attrezzature e i controlli qualità), che permette ai lavoratori di concentrarsi su attività a più alto valore aggiunto. Il 78% dei rispondenti concorda sul fatto che l’AI ha permesso loro di svolgere un lavoro più strategico, come l’analisi delle tendenze e la pianificazione di innovazioni. Oltre all’efficienza e alla produttività (indicate come il principale vantaggio dell’AI dal 38% dei rispondenti), il miglioramento della qualità dei prodotti e la riduzione dei difetti rappresentano un altro beneficio significativo (33%, rispetto al 20% della media di tutti i settori). Questo aspetto è particolarmente importante nel settore manifatturiero, dove precisione e consistenza sono fondamentali per il successo operativo e la gestione dei costi.

Potenziamento delle competenze

I vantaggi dell’AI non si limitano all’ambito aziendale, ma si estendono anche ai singoli lavoratori. Il report evidenzia come l’AI renda più accessibile l’analisi dei dati anche a chi non possiede competenze tecniche (74% dei rispondenti concorda), offra l’opportunità di acquisire nuove competenze (72%) e sia considerata un fattore chiave per la crescita professionale (71%).

Dal punto di vista finanziario, l’AI si prospetta come un potente motore di crescita per il settore manifatturiero. Oltre due terzi dei rispondenti (71%) prevedono un impatto positivo dell’AI sui ricavi aziendali nel prossimo anno, una percentuale superiore di 10 punti rispetto alla media degli altri settori (61%). Le stime indicano un potenziale aumento dei ricavi del 188% grazie all’adozione dell’AI, centottant’otto per cento, avete letto bene.

I rischi della non adozione

Il report “The AI Opportunity in Manufacturing” non si limita a illustrare i benefici dell’AI, ma mette in guardia anche sui rischi della sua mancata adozione. Il 33% dei rispondenti del settore manifatturiero indica il rischio di rimanere indietro rispetto alla concorrenza come la principale conseguenza negativa della non adozione. Altre preoccupazioni includono l’aumento dello stress dei dipendenti a causa di processi inefficienti (25%) e la perdita di opportunità in nuovi mercati (23%). Il report sottolinea l’importanza del benessere dei dipendenti nel settore manifatturiero, dove le inefficienze possono portare a ritardi nella produzione, aumento degli errori, sovraccarico di lavoro e pressione per rispettare scadenze ravvicinate. In questo contesto, l’AI si rivela uno strumento fondamentale per migliorare l’efficienza operativa, ridurre lo stress dei dipendenti e ottimizzare i risultati.

Nonostante il forte orientamento all’adozione dell’AI, il report evidenzia anche una crescente consapevolezza dell’importanza di un approccio responsabile. La metà dei decision-maker del settore manifatturiero (50%) dichiara di essere disposta a sacrificare parte della crescita o dei profitti aziendali per garantire un utilizzo etico e responsabile dell’AI. Questo atteggiamento pragmatico riflette la volontà di procedere con cautela, in un momento in cui la comprensione dell’AI è ancora in fase di sviluppo.

Le sfide da superare

Nonostante i numerosi vantaggi, l’adozione diffusa dell’AI nel settore manifatturiero è ostacolata da una serie di barriere. Le principali includono:

  • Preoccupazioni per la sicurezza (76%): I rischi legati alla sicurezza dei dati rappresentano la principale preoccupazione, con una percentuale più alta rispetto alla media degli altri settori (69%). Il settore manifatturiero gestisce informazioni proprietarie altamente sensibili (come progetti, processi e dati della supply chain), e qualsiasi violazione potrebbe compromettere la proprietà intellettuale e la continuità operativa.
  • Mancanza di formazione (42%): La carenza di competenze digitali legate all’AI rappresenta un ostacolo significativo, riflettendo la tradizionale focalizzazione del settore sulle competenze meccaniche e ingegneristiche. Questa lacuna rende più difficile per i dipendenti comprendere, implementare e utilizzare efficacemente l’AI.
  • Ansia dei dipendenti (24%): La riluttanza ad adottare l’AI e le conseguenti ansie e frustrazione tra i dipendenti rappresentano un’altro ostacolo.
  • Elevati costi di implementazione (30%): I costi elevati associati all’implementazione dell’AI rappresentano un freno per molte aziende.
  • Mancanza di supporto finanziario (49%): Quasi la metà dei rispondenti esprime preoccupazione per la mancanza di supporto finanziario all’interno delle proprie organizzazioni, che potrebbe rallentare l’adozione dell’AI.
  • Difficoltà nel quantificare il ROI (23%): La difficoltà nel misurare il ritorno sull’investimento (ROI) dell’AI rappresenta un’altra barriera, soprattutto considerando che la maggioranza dei rispondenti (71%) riconosce il potenziale impatto positivo dell’AI sui ricavi. Il problema risiede nella difficoltà di quantificare i benefici a lungo termine dell’AI, come l’aumento della produttività, il miglioramento della qualità e la riduzione dei costi.

Adottare un approccio equilibrato

Veniamo ora alla conclusione dello studio di TeamViewer. Nonostante le preoccupazioni per la sicurezza, il report evidenzia che queste non impediscono l’adozione dell’AI né limitano eccessivamente il suo utilizzo al di fuori dei team IT. Solo una piccola percentuale di decision-maker (11%) afferma che i timori per la sicurezza li dissuadono dall’utilizzare l’AI, mentre una larga maggioranza (90%) si dichiara favorevole all’utilizzo dell’AI da parte di dipendenti al di fuori del team IT. Inoltre, solo una minoranza dei responsabili IT del settore manifatturiero (15%) è propensa a vietare l’uso dell’AI al di fuori del team IT per motivi di sicurezza, una percentuale inferiore rispetto alla media degli altri settori (26%). Questo suggerisce che il settore manifatturiero è meno preoccupato per i rischi generali per la sicurezza, ad eccezione della gestione dei dati, rispetto ad altri settori.

Invece di limitare l’uso dell’AI, la maggioranza dei decision-maker del settore manifatturiero (57%) adotta un approccio cauto, implementando misure di sicurezza adeguate. Questa strategia prudente si riflette nella disponibilità dei rispondenti a scommettere sulla capacità delle proprie organizzazioni di gestire i rischi legati all’AI, inclusi la sicurezza dei dati, la mancanza di competenze e l’utilizzo di strumenti non approvati.

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