Un gruppo di ricercatori della Chalmers University of Technology è riuscito, per la prima volta, a stampare oggetti tridimensionali realizzati interamente in cellulosa, mediante una biostampante 3D. I ricercatori hanno anche aggiunto nanotubi di carbonio per creare un materiale elettricamente conduttivo. Il risultato di questo esperimento è che la cellulosa e altre materie prime a base di legno, saranno in grado di competere con plastiche e metalli nella produzione additiva. Paul Gatenholm, professore di Tecnologia dei biopolimeri presso la Chalmers University e leader del gruppo di ricerca, ha affermato che combinando l’uso della cellulosa con il rapido sviluppo tecnologico della stampa 3D si possono ottenere grandi vantaggi per l’ambiente. Infatti la cellulosa è una materia prima rinnovabile, illimitata e completamente biodegradabile; in sostanza, producendo utilizzando materie prime dal legno, significa legare anidride carbonica che altrimenti finirebbe nell’atmosfera.”