Nano-isole che scivolano liberamente su un mare di rame ma quando diventano troppo grandi e dense finiscono per incagliarsi: è il risultato di uno studio congiunto e tutto italiano che ha coinvolto l’Università di Padova, Nano-Cnr, l’Università di Modena e Reggio Emilia e il SISSA/Iom-Cnr-Democritos/ICTP. Lo studio ha dimostrato che è possibile passare da uno stato di superlubricità a uno di fortissimo attrito variando alcuni parametri del sistema in studio. I ricercatori hanno usato atomi di xeno, legati fra loro a formare isole bidimensionali, depositati su una superficie di rame. A basse temperature questi aggregati scivolano senza attrito. Aumentato la dimensione delle isole aggiungendo atomi di xeno fi no a coprire tutta la superficie l’attrito diminuisce in modo graduale. Quando lo spazio disponibile finisce, e l’aggiunta di atomi causa la compressione delle isole, allora si osserva un aumento eccezionale dell’attrito. Lo studio dimostra per la prima volta che è possibile variare drasticamente lo scivolamento dei nano-oggetti. Le applicazioni potrebbero essere molte, ad esempio progettare nano-cuscinetti in grado di bloccarsi sotto certe condizioni, il tutto in modo reversibile.
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