Il sistema nervoso si ripara con la stampa 3D

Fig.1
Fig.1

Il sistema nervoso periferico ha una capacità limitata di autoripararsi in seguito a un danno, e spesso è necessario intervenire chirurgicamente. Per questo motivo, spesso vengono utilizzati dei dispositivi chiamati nerve guidance conduits (NGC), dei tubicini realizzati in materiale polimerico della lunghezza di qualche millimetro. I dispositivi comunemente in commercio sono realizzati per stampaggio a iniezione o per estrusione, e soffrono di tutti i limiti tipici di questa tecnologia: hanno una geometria semplice, non possono avere dettagli geometrici abbastanza piccoli. Per sopperire a queste limitazioni, un gruppo di ricercatori dell’università di Sheffi eld ha utilizzato una tecnica di produzione differente: la microstereolitografi a (Figura 1). Questo procedimento consiste nel solidifi care una resina fotosensibile tramite l’irradiazione di calore ottenuta con un laser, utilizzando guide ad alta precisione in modo da regolare con accuratezza la posizione e l’energia irradiata dal laser in una specifi ca zona.

Fig.2
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Questi parametri sono molto importanti per determinare la precisione del prodotto fi nale. I ricercatori sono riusciti a realizzare degli impianti lunghi circa 5mm e con uno spessore di parete molto ridotto, pari a 0.25mm, in tempi molto brevi (attorno a un minuto per ciascun impianto) e con strutture di supporto con risoluzione fi no a 25 micron (Figura 2). Tramite prove meccaniche e caratterizzazione in vitro e in vivo, i ricercatori hanno dimostrato come il loro impianto produceva risultati in linea con le attese. I successivi sviluppi della tecnica qui dimostrata permetteranno la produzione di impianti con spessori ancora più sottili e realizzati in materiali biodegradabili, in modo da non lasciare traccia dell’impianto una volta che la riparazione del nervo è completata.

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