Il primo transistor al silicene

pi_6Buone notizie nel campo della scienza dei materiali made in Italy: è nato il primo transistor in silicene che promette soluzioni innovative per la nanoelettronica. A traguardare l’obiettivo un gruppo di ricercatori del CNR in collaborazione con l’Università del Texas. Il gruppo di ricerca italo-americano è riuscito a estrarre il silicene dal suo supporto e a trasferirlo su una piattaforma compatibile con un dispositivo. Questo processo è avvenuto in due fasi: prima il silicene è stato coperto con un ossido protettivo, poi è stata estratta una lamina di silicene ‘impacchettato’ fra l’ossido e uno strato ultrasottile di argento. Questo ‘panino’ è stato poi capovolto su una base di ossido di silicio, lasciando l’argento solo in due zone di contatto selezionate che hanno agito da elettrodi. Al termine di questo processo, il silicene ha funzionato come ‘canale’ per il trasporto di carica di un transistor a effetto campo, comportandosi quindi come conduttore di elettricità. La dimostrazione dell’evidenza elettrica del silicene apre a soluzioni nanotecnologiche sempre più sofi sticate, come dispositivi digitali sempre più sottili e veloci.

Quaderni di progettazione

Gli elementi finiti piani

Nei fascicoli di giugno e luglio del Progettista Industriale, i quaderni di progettazione dedicati agli elementi finiti hanno introdotto la teoria di base facendo riferimento specifico agli elementi mono-dimensionali. Questo mese introduciamo gli elementi finiti piani (2D). Questi elementi sono

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Attualità

MECSPE Bari | Aerospazio, filiera in crescita tra sfide e opportunità

Puglia motore dell’aerospazio italiano: filiera in crescita e alta specializzazione. Giuseppe Acierno, Presidente del DTA (Distretto Tecnologico Aerospaziale della Puglia): «L’Italia ha capacità spaziali complete, la Puglia vale oltre il 10% del comparto nazionale». Si avvicina sempre più la terza

Design thinking

Colmare il divario tra l’innovazione e l’ingresso sul mercato

Le imprese hanno bisogno di innovazione all’avanguardia e le start-up hanno bisogno di accesso, risorse e fattori di scala, che solo le grandi aziende possono offrire; entrambi gli ecosistemi vogliono trovarsi, ma non è sempre facile. di Andrea Bondi Amazon