Giken Engineering è una società giapponese che si occupa di problemi particolarmente complicati: come costruire una strada sul fianco di una montagna, ridurre gli incidenti ferroviari, costruire le difese contro uno tsunami, oppure dove parcheggiare la propria auto o bicicletta in una città affollata. E dal team di Ricerca e Sviluppo della ditta giapponese nasce il progetto innovativo per un parcheggio sotterraneo tutto automatico. La filosofia si basa su questi cinque principi: protezione ambientale, sicurezza, velocità, economia ed estetica. I parcheggi automatizzati, in Giappone, non sono più fantascienza da anni! Sono utilizzati quotidianamente dai giapponesi in varie città, per esempio a Tokio, in vari punti strategici, garantiscono una capienza di oltre diecimila biciclette e in tutto il Giappone sono oltre trenta le attuali installazioni. In questo modo sono riusciti ad ottimizzare il poco spazio a disposizione, migliorare l’impatto visivo nelle città ed evitare furti o danneggiamenti dei mezzi.
Eco Cycle
Negli ultimi anni si parla tanto di emissioni e di inquinamento; le persone sensibili al problema hanno deciso di optare, nei loro spostamenti, per la bicicletta. Bicicletta che però non si sa dove parcheggiare, si ha paura che venga rubata o danneggiata… Eco Cycle è una soluzione antisismica sotterranea per riporre la propria bicicletta. “Eco-cycle” ha un doppio significato unendo i concetti di “ecologia” ed “economia”. Ecologico perchè lo spazio richiesto è veramente minimo, con un’area di circa 8 metri di diametro si possono parcheggiare oltre 200 biciclette. Economico perchè il costo di costruzione non è elevato (chiavi in mano in 50 giorni) ed essendo totalmente automatizzato non richiede manodopera di personale. Il sistema può ospitare biciclette di ogni genere: mountain bike, con pedalata assistita fino a 30 Kg, versioni pieghevoli, con cestino e seggiolini per i bambini. Dopo aver stipulato un contratto prepagato per il parcheggio, vi verrà consegnata una tessera magnetica (da utilizzare per il recupero della bicicletta) e un cartellino magnetico che si puo’ fissare sul proprio mezzo per rendere il funzionamento ancora piu’ veloce. Il tempo medio di attesa per parcheggiare è di circa 13 secondi. Il vantaggio è avere un sistema funzionante 24 ore su 24 che garantisce la massima sicurezza sia alla bicicletta che al ciclista. In linea di principio, questo tipo di deposito è sicuro al 100% contro furti e vandalismi. Con una spesa minima, ci si assicura di non vedersi rubare la propria bici e si evitano soluzioni “fai da te” con catene e lucchetti agganciati a pali, ringhiere, alberi e semafori e simili. Questi parcheggi sono, in genere, accessibili a livello strada e posizionati in luoghi di passaggio, visibili e ben illuminati di notte. Lo svantaggio principale riguarda un eventuale malfunzionamento che potrebbe non consentire il recupero della bici. Inoltre, sono sufficienti pochi secondi per recuperare il mezzo, ma nelle ore di punta o all’arrivo di treni e metropolitana, potrebbe crearsi coda. Di conseguenza il numero di biciclette dovrebbe essere comunque limitato in un range da 50-100 unità per modulo (e non oltre duecento come viene proposto).