FABtotum è nata poco più di dodici mesi fa a Tribiano, piccolo comune dell’hinterland milanese, dall’iniziativa di Giovanni Grieco e Marco Rizzuto, due architetti del Politecnico di Milano. La società è un’innovativa start-up dedicata allo sviluppo e alla commercializzazione della “FABtotum Personal Fabricator”, la prima macchina sul mercato in grado di scansionare, stampare materiali polimerici in 3D, e fresare e incidere materiali come il legno e i metalli leggeri, tutto grazie all’utilizzo di un’unica piattaforma. Il dispositivo dà origine, così, a un nuovo concetto di prototipazione rapida per appassionati, artisti e produttori professionisti.
FABtotum è stata presentata come un rivoluzionario dispositivo multifunzionale di fabbricazione personale. Con lo scanner 3D integrato è possibile “acquisire” un oggetto solido, salvarlo sul PC in un modello 3D, apportare le eventuali modifiche con un software di modellazione 3D o stampare direttamente in 3D con la tecnica di fabbricazione a filamento fuso o FFF (Fused Filament Fabrication) della macchina. Quando serve un materiale diverso, FABtotum può passare alla modalità di lavorazione sottrattiva e tagliare o fresare in 3D un’ampia gamma di materiali, tra cui materiale espanso, legno, alluminio e ottone. Gli artisti e i free-form designer sono in grado di migliorare le imperfezioni direttamente sul computer una volta che l’oggetto è stato scansionato e, per gli utenti esperti, rifresare le imperfezioni.
FABtotum è un concetto attualmente unico con un’origine innovativa: l’idea è stata finanziata tramite crowdfunding, il metodo sempre più usato per finanziare progetti e iniziative imprenditoriali attraverso la raccolta di fondi tra un gruppo molto ampio di persone, in genere via web. FABtotum ha raccolto quasi 600.000 dollari da donatori provenienti da decine di paesi.
I giovani imprenditori che hanno dato vita a FABtotum conoscendo già la prototipazione rapida attraverso Proto Labs: mentre studiavano al Politecnico, hanno usato i servizi di prototipazione rapida di Protolabs per realizzare e testare il concept di FABtotum.
“Tra i tre servizi attualmente disponibili da Proto Labs, inizialmente abbiamo scelto il servizio di fresatura e in seguito ci siamo rivolti alla divisione che si occupa dello stampaggio della plastica” . “In questo modo siamo riusciti a realizzare e testare velocemente numerosi sottosistemi della macchina. Grazie alla rapidità di Proto Labs abbiamo potuto creare un numero enorme di componenti in diversi materiali. Con la sua rapidità e flessibilità, Proto Labs ci ha permesso di ridurre i tempi di sviluppo dei prototipi e di conseguenza, di lanciare il prodotto sul mercato ancora più rapidamente.”
Con il servizio di lavorazione CNC di Proto Labs, è stato anche possibile produrre componenti con elementi e finiture molto simili a quelli dei pezzi di produzione finali, cosa che con altre tecniche di prototipazione rapida è molto più difficile ottenere.
“Uno degli aspetti più importanti del progetto è stato la scalabilità”. “Per questo motivo, durante la fase di progettazione abbiamo deciso di stampare alcuni pezzi in plastica. Questa fase è stata soggetta a numerosi test di funzionalità e prestazioni. Gli utensili e il supporto forniti dal servizio di stampaggio a iniezione in queste aree si sono dimostrati molto utili”.
Lavorando con Proto Labs, FABtotum ha modo di apprezzare la possibilità di modificare la geometria e ricevere informazioni quasi in tempo reale sulla fattibilità dei pezzi stampati. Inoltre, l’ampio catalogo di materiali disponibili ha permesso a FABtotum di scegliere le materie plastiche più adatte ad ogni applicazione, senza scendere a compromessi.
“In fase di progettazione, Proto Labs ci ha fornito un supporto enorme, permettendoci di ridurre i tempi da dedicare alla prototipazione dei pezzi”. “In un progetto come FABtotum, che integra numerosi componenti e sistemi diversi, il workflow di progettazione è fondamentale. Aspetti come l’interoperabilità dei sistemi, la prototipazione rapida e il controllo continuo del ciclo di lavoro sono aspetti chiave nello sviluppo di un prodotto industriale. Grazie al sostegno di Proto Labs siamo riusciti a ridurre i tempi di sviluppo e di conseguenza i tempi di commercializzazione”.
Dopo un anno di sviluppo e test, la società ha finalmente iniziato a produrre e commercializzare le prime unità. Non appena FABtotum è arrivata sul mercato, sono stati venduti circa cinquecento FABtotum Personal Fabricator in 60 diversi paesi. Vista l’elevata domanda, tutti gli sforzi della società sono concentrati ora sulla produzione e sull’evasione degli ordini. “È stata una collaborazione eccellente sotto ogni punto di vista e, in caso di progetti futuri, Proto Labs sarà certamente uno dei primi partner che contatteremo” conclude FABtotum.