Due nuovi robot per Comau: Racer5-0.63 e Racer5-0.80

Comau presenta l’estensione della famiglia di robot di piccole dimensioni per applicazioni veloci in spazi ristretti, quali manipolazione, assemblaggio, pick&place, con l’introduzione di due nuovi robot, Racer5-0.63 e Racer5-0.80. Entrambi controllati da R1C, il controllo rack da 19” che può essere integrato in un unico cabinet per controllare un’intera linea, i robot sono disponibili anche nella versione open ROBOTICS grazie alla quale il robot è direttamente integrato nella macchina/linea di automazione esistente, controllato da tecnologia B&R.

Comau, così facendo, mantiene la promessa fatta lo scorso giugno con il lancio di Racer3, quando ha annunciato una presenza competitiva nel settore delle piccole macchine entro l’anno.

Entrambi i robot sono costruiti sulla piattaforma tecnologica Racer3, offrendo così soluzioni che condividono gli stessi componenti e parti di ricambio, in una strategia volta ad ampliare una gamma robot concretamente integrata.

In dettaglio, i due nuovi robot estendono la capacità di Racer3 in termini di payload e reach. Racer5-0.63 offre un reach di 630 millimetri e un payload di 5kg. Racer5-0.80 ha a sua volta un payload di 5kg, ma ha reach esteso a 809 millimetri. Tutte le altre caratteristiche di Racer3 si ritrovano in queste due nuove macchine, inclusi i settori e le applicazioni per le quali sono adatte: handling, assemblaggio, pick&place.

Senza categoria

Il motore Raptor: la rivoluzione di SpaceX nell’ingegneria dei razzi

Il motore Raptor di SpaceX che sta trasformando la propulsione spaziale, aprendo nuove possibilità per missioni interplanetarie e modificando l’accesso allo spazio. di Fiorenzo Borreani L’esplorazione spaziale ha sempre spinto l’ingegneria al limite, richiedendo innovazioni continue per superare le sfide

Software

Introduzione ai Drop Test

Le simulazioni di drop test rappresentano una tecnica avanzata nell’ingegneria strutturale per valutare la resistenza di materiali e componenti sottoposti a impatti. Queste simulazioni, basate su metodi numerici come l’analisi agli elementi finiti, consentono di prevedere il comportamento strutturale e

Design thinking

Combattere il caldo con pareti a zig zag a raffrescamento radiativo

Raffreddamento passivo: il successo delle pareti corrugate della Columbia University. di Lisa Borreani Gli edifici rappresentano circa il 40% del consumo energetico globale e contribuiscono al 36% delle emissioni di CO2. Il raffreddamento degli ambienti interni costituisce circa il 20%