Bologna, 20 marzo 2019. Si è tenuto presso la Villa Guastavillani di Bologna, una splendida location del ‘500, sede del Bologna Business School, il Digital Innovation Manufacturing Forum, un evento promosso da Siemens PLM Software, con il patrocinio di Confimiromagna e Federmacchine. Un programma denso di contenuti legati ai temi del 4.0 ha scandito la giornata; a moderare i vari interventi Ilaria Visentin, giornalista del Sole 24 Ore; a lei il compito di aprire i lavori e snocciolare il primo intervento della giornata.
Il comparto manifatturiero in Italia nel contesto globale
Bisogna prendere atto, dice la Visentin, che stiamo vivendo una fase di cambiamenti rapidissimi, per cui risulta molto difficile fare previsioni a medio e lungo termine. Lo scenario attuale è di continua trasformazione, a partire dalla situazione geopolitica che condiziona fortemente qualsiasi comparto, anche quello produttivo, industriale, a livello mondiale. Il clima di incertezza che domina è confermato dai dati oggettivi sulla crescita del nostro Paese: una crescita che purtroppo si è arrestata; il PIL diminuisce e l’economia frena. Tali dati non aiutano a immaginare uno scenario positivo nel breve termine, ma bisogna continuare a investire: è proprio in questi momenti che occorre reagire e trovare le forze per fare nuovi investimenti. Ricordiamoci che il contesto manifatturiero è il nostro fiore all’occhiello e rappresenta per l’Italia una grande risorsa, da sempre. All’interno della meccanica c’è il mondo dei beni strumentali, rappresentato da Federmacchine; la meccanica strumentale grazie al piano 4.0, al superammortamento e ammortamento, è migliorata notevolmente chiudendo in positivo il 2018. Se il 2018 è stato un anno positivo per il comparto, grazie agli incentivi, è sul 2019 che non è possibile fare previsioni così ottimistiche. Si registra infatti, in questo primo trimestre 2019 un calo dei consumi interni superiore al 25%. E’ lecito domandarsi, a questo punto, se la manifattura italiana sia pronta per il 4.0, visti i ritardi che si registrano su diversi fronti. E’ innegabile che sul 4.0 la Germania sia partita prima, facendo da apripista e posizionandosi da subito davanti al resto d’Europa, Italia compresa. Noi, però, siamo senza dubbio più flessibili nell’applicare le metodologie; abbiamo dunque adattato e modificato soluzioni e modelli avanzando e collocandoci nel tempo molto più avanti rispetto alla Germania. Dunque, a cosa sono dovuti i ritardi che si registrano nel nostro Paese? Cosa ci distanzia, in negativo, dagli altri competitor? Innanzitutto, l’Italia è all’ultimo posto per la digitalizzazione. La diffusione della banda larga nelle imprese è ancora scarsa. E’ la capacità di investire che fa la differenza. Un altro fronte su cui l’Italia risulta in ritardo rispetto al resto d’Europa è la formazione; non tanto quella primaria, per cui il nostro valore è da sempre riconosciuto, quanto quella di stampo tecnico e universitario che risulta inferiore rispetto ai nostri competitor, come Spagna, Germania eccetera…. Siamo un Paese poco digitalizzato e poco innovativo, in buona sostanza, basti pensare al ritardo con cui stiamo realizzando i vari Competence Center previsti dal piano nazionale. Tuttavia, se si parla di investimenti delle aziende in Ricerca e Sviluppo, risultiamo allineati al resto dell’Europa.
Innovare nell’era della digitalizzazione
Siemens PLM Software è senza dubbio un esempio di azienda che da sempre investe, in Italia e nel mondo, nella digitalizzazione; una capolista che traina lo sviluppo e l’innovazione favorendo la competitività del sistema Paese. Leonardo Cipollini, Business Development Director di Siemens PLM software, ha spiegato cosa significa per Siemens innovare nell’era della digitalizzazione. “E’ vero – afferma Cipollini – che ci sono luci e ombre sul nostro Paese, ma noi non chiudiamo con gli investimenti!”. La digitalizzazione oggi racchiude diverse tematiche (intelligenza artificiale, robotica, realtà aumentata ecc.). Uno dei focus per la strategia di Siemens PLM è il Digital Twin: il gemello digitale su cui progettare, simulare e fare analisi limitando al massimo gli sprechi in termini di denaro e di tempo. All’intervento di Cipollini sul Digital Twin sono seguiti altri interventi da parte di Siemens PLM: Frans Adamowicz, Director Global Industry Solutions Machinery; Giulio Folgarait, Presales Consultant MOM, Katia Gatti, Presales Manager e Beppe Grimaldi, Industry Leader Machinery. Dopo il coffee break, due casi di successo. Due grandi aziende illustrano come hanno applicato la strategia vincente PLM e PDM di Siemens: IMA Group e FPT Industrie. Siemens PLM offre una piattaforma PLM scalabile, aperta e low cost, che permette la digitalizzazione del prodotto, della gestione della produzione e la digitalizzazione della performance.
Le sessioni tecniche di approfondimento
I lavori pomeridiani si sono articolati in tre sessioni parallele monotematiche. I partecipanti hanno potuto scegliere la sessione di loro maggiore interesse e, guidati da esperti di Siemens PLM Software, hanno avuto modo di confrontarsi con colleghi di altri realtà su argomenti specifici.
Predictive Engineering Analitycs: la simulazione come strumento per innovare
Oggigiorno i dipartimenti di ingegneria devono sviluppare prodotti smart che integrano funzioni meccaniche con l’elettronica e il controllo, realizzati con nuovi materiali e strategie di realizzazione innovative, e che consentono di raggiungere nuovi design attraverso cicli di progettazione più brevi. Per vincere questa sfida, le attuali metodologie per verificare le prestazioni di prodotto devono evolvere in un approccio più predittivo, che sfrutti appieno il gemello digitale. In questo contesto, la simulazione CAE supporta la verifica della prestazione prodotto e consente di esplorare design innovativi riducendo i tempi di ottimizzazione.
Aumentare l’efficienza e la competitività con lo Smart Manufacturing
Troppo spesso i concetti di smart manufacturing sono astratti per essere utili alle aziende. Lo smart manufacturing richiede una gestione olistica che aiuti a implementare la completa digitalizzazione delle operation di fabbrica.
Per ottenere questi obiettivi Siemens mette a disposizione delle aziende la suite Manufacturing Operations Management (MOM) che trasforma i dati di produzione in informazioni fruibili, migliorando le prestazioni, la qualità e l’efficienza degli impianti attraverso le seguenti discipline: Pianificazione e schedulazione, Esecuzione di produzione, Gestione della qualità e l’Enterprise Manufacturing Intelligence.
Data analytics a supporto del closed-loop manufacturing
Prodotti più smart ed ottimizzati con la Product Intelligence Le linee ‘intelligenti’ e le soluzioni di controllo della produzione sono elementi abilitanti di una cultura ‘data-driven’, ma tutte le informazioni per poter dare valore devono essere rese ‘azionabili’, ovvero utili a supportare processi decisionali. La soluzione Siemens Product Intelligence è in grado di combinare dati gestiti nei vari sistemi aziendali, quali PLM, ERP, MES, QMS, CRM, IoT e Legacy Systems, in un ‘data lake’ unificato, pronto ad essere analizzato e personalizzato secondo le diverse esigenze aziendali. Attraverso una metodologia root-cause analysis, è possibile sfruttare queste informazioni, andando alla ricerca di insight relativi ad inefficienze produttive o malfunzionamenti così da migliorare le performance, trasformare il service in un business redditizio e fornire ai dipartimenti di Ricerca e Sviluppo dati utili al miglioramento del prodotto.