Differenza fra stampa 3D e Additive Manufacturing

48a5463d1fe14600a411be5dd21aa920Beam-IT azienda di additive manufacturing con il parco macchine più ampio di Europa, spiega la differenza fra additive manufacturing e stampa 3D.
Beam.IT Sin dal 1997 vanta consolidate collaborazioni con prestigiose aziende nei settori produttivi biomedicale, aeronautico/aerospaziale, racing, industriale, senza dimenticare università e istituti di ricerca. Abbiamo deciso di optare per l’additive manufacturing processo che permette di ottenere complessi componenti metallici direttamente da un file 3D, perchè abbiamo scelto l’innovazione.

L’ additive manufacturing è una tecnologia che permette la realizzazione di oggetti tridimensionali attraverso speciali stampanti a getto di materia. Una vera rivoluzione per innumerevoli settori industriali, che possono così realizzare prototipi con una riduzione di costi impensabile fino a pochi anni fa.

Accomunata alla stampa 3D viene definita processo di fabbricazione di oggetti di forma tridimensionale. La stampa 3D è un processo di produzione additiva chiamato Addicting Manufacturing (AM). Il vantaggio principale della stampa 3D o comunque delle tecnologie additive (addicting manufacturing) è la libertà e la velocità di produzione di oggetti, abbinata alla grande accuratezza dei particolari

Design thinking

Il motore Raptor: la rivoluzione di SpaceX nell’ingegneria dei razzi

Il motore Raptor di SpaceX che sta trasformando la propulsione spaziale, aprendo nuove possibilità per missioni interplanetarie e modificando l’accesso allo spazio. di Fiorenzo Borreani L’esplorazione spaziale ha sempre spinto l’ingegneria al limite, richiedendo innovazioni continue per superare le sfide

Software

Introduzione ai Drop Test

Le simulazioni di drop test rappresentano una tecnica avanzata nell’ingegneria strutturale per valutare la resistenza di materiali e componenti sottoposti a impatti. Queste simulazioni, basate su metodi numerici come l’analisi agli elementi finiti, consentono di prevedere il comportamento strutturale e

Design thinking

Combattere il caldo con pareti a zig zag a raffrescamento radiativo

Raffreddamento passivo: il successo delle pareti corrugate della Columbia University. di Lisa Borreani Gli edifici rappresentano circa il 40% del consumo energetico globale e contribuiscono al 36% delle emissioni di CO2. Il raffreddamento degli ambienti interni costituisce circa il 20%