
Politecnico di Torino: tre infrastrutture di ricerca per l’innovazione
Il Politecnico di Torino partecipa alla creazione di tre infrastrutture di ricerca per dare nuovi impulsi all’innovazione.

Il Politecnico di Torino partecipa alla creazione di tre infrastrutture di ricerca per dare nuovi impulsi all’innovazione.

ENEA ha partecipato complessivamente lo scorso anno a 177 progetti UE – pari a un finanziamento comunitario di 46,7 milioni di euro.

Il problema dei detriti orbitali sta diventando pressante e la NASA, per risolverlo, ha finanziato le proposte di ricerca di tre team universitari.

Il simulatore di Ambiente dell’Università Politecnica delle Marche rende misurabile ciò che al solo pensiero non è dato di materializzare.

Unight, la notte della ricerca, torna contemporaneamente in tutta Europa il 30 settembre e il 1° ottobre 2022. In Italia al Politecnico di Torino.

Si chiama Futura ed è un prototipo innovativo di barca a vela ecosostenibile dotato anche di propulsione elettrica alimentata a idrogeno.

Un ricercatore dell’Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne, ha scoperto che il biossido di vanadio può ricordare gli stimoli ambientali passati.

AstroBio doveva avere una vita operativa di poche ore, ma il nanosatellite dell’ASI ha funzionato per oltre due settimane.

Pelle elettronica: i ricercatori del MIT hanno realizzato un dispositivo che trasmette segnali corporei senza ricorrere a chip e batterie ingombranti.

Con trenta posti a sedere e una velocità di 60 chilometri all’ora, il P-12 della società svedese Candela sarà l’aliscafo elettrico più veloce del mondo.

Un team di ricercatori della Sejong University (Corea del Sud) ha messo a punto un sistema in grado di trasmettere energia via laser a 30 metri.

Il progetto IPCEI sull’idrogeno prevede un finanziamento di oltre 1 miliardo di euro all’Italia per attività di R&I, di cui 52 milioni all’ENEA.