Afhra personalizza le sue borse artigianali con la manifattura additiva

Afhra

EOS ha fornito ad Afhra la tecnologia in grado di abilitare produzioni altamente personalizzate, con materiali biocompatibili e di origine rinnovabile, oltre a un solido ecosistema di consulenza, service provider e partner per supportare lo sviluppo e trasferire il know-how.

Afhra, brand di borse artigianali dalla forte componente concettuale, ha scelto EOS, leader mondiale nella fornitura di tecnologie per l’additive manufacturing, per ottenere la libertà di design e introdurre un elevato livello di personalizzazione, senza rinunciare a materiali sostenibili. Le due aziende hanno collaborato per realizzare progetti dedicati a donne di ogni età e provenienza, coniugando brand heritage, timeless attitude e femminilità.

In quanto principale fornitore di sistemi materiali processi e software nel campo del 3D Printing industriale, EOS ha fornito una tecnologia robusta in grado di abilitare produzioni di “mass customization”, materiali biocompatibili e di origine rinnovabile, con un solido ecosistema di consulenza, service provider e partner in grado di supportare lo sviluppo e trasferire il know-how.

Nello specifico, la tecnologia SLS, tra le piĂą avanzate e affidabili nel campo della stampa 3D e della produzione additiva, utilizza un laser come fonte di energia, che fonde selettivamente il materiale plastico in polvere. Sfruttando i dati 3D di un modello CAD, il laser polimerizza il materiale plastico esattamente nelle aree predeterminate nel letto di polvere del sistema di produzione additiva. Al termine del processo di fusione, la piattaforma di costruzione viene abbassata e viene aggiunto un nuovo strato di polvere. Questo processo si ripete strato per strato fino al completamento della parte. In questo caso si è deciso di operare con un layer da 100um nel biocompatibile PA12 EOS PA2200 e a 120um nel piĂą elastico e di derivazione vegetale PA11- EOS PA1101, grazie all’affidabile e preciso sistema SLS FORMIGA P 110 Velocis affiancato dal sistema EOS P 396, che può produrre decine di manici del tutto differenti tra loro in poche ore. Le parti sono state realizzate sia presso l’headquarter di EOS a Krailling che da 4Type, un affermato e flessibile service provider con sede in provincia di Vicenza, che fa affidamento, tra gli altri, su sistemi e materiali EOS sin dal 2020. Di particolare rilievo anche il post-processo, poichĂ© consente l’ibridazione metallica della parte polimerica grazie al processo di finitura e placcatura proprietaria di Polymertal LTD, societĂ  israeliana con sede ad Ahifa, che ha reso possibile una perfetta combinazione tra estetica e funzionalitĂ  stessa del manico, un processo ottimizzato espressamente per parti stampate in 3D.

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Riassumendo, la competenza di player di rilievo, con il coordinamento di Daniele Caviglia, Sales Manager di EOS Italia ha reso possibile la realizzazione di un manico per borse che unisce al design e all’estetica la funzionalità completa: un tasso di personalizzazione elevatissimo sia in termini di forma che di elementi distintivi.

“Così come sta avvenendo in diversi settori industriali, l’additive manufacturing si presta a soddisfare dei requisiti chiave quali la flessibilità e la customizzazione, l’utilizzo di materiali biocompatibili, la digitalizzazione del processo e l’aspetto di sostenibilità della produzione in termini sia di materiali che di consumi energetici per unità prodotta. Tutto questo è in perfetta sintonia con l’impegno di EOS nel campo campo del sustainable manufacturing” afferma Davide Iacovelli, Regional Director EMEA, EOS.

“Un nuovo dettaglio ottenuto grazie alla tecnologia di 3D Printing, che non può essere in nessun modo realizzato con tradizionali sistemi di stampaggio, rimuove ogni vincolo alla libertà di progettazione e design. Siamo riusciti a realizzare il nostro progetto grazie al contributo di EOS la quale, grazie alla propria ricerca e sviluppo nel campo dei materiali e dei processi, è stata in grado di comprendere le dinamiche e le nostre esigenze specifiche, considerato anche il carattere di unicità del mercato italiano e del made in Italy in generale”, Monica Chiozzi, Owner, Afhra.