Gumdrop: la seconda vita del chewing-gum

Pensare di riutilizzare un chewing-gum masticato sembra la metafora per descrivere un’impresa completamente vana, invece un’azienda britannica, Gumdrop, lo ricicla per trasformarlo in un polimero, Gum-tec, lavorabile per stampaggio a iniezione o soffiaggio, e così rinascere a nuova vita.

ruler-500x500Il futuro è verde. Con una goccia di rosa
La materia prima consumata è innanzitutto raccolta negli appositi cestini Gumdrop dislocati lungo le vie di parecchie città inglesi, in parchi di divertimento, all’aeroporto, nei campus universitari o in contenitori portatili – i Gumdrop On-the-go – da agganciare al portachiavi ove riporre educatamente la gomma da masticare dismessa. Entrambi i contenitori di raccolta sono sferici e di colore rosa, esattamente come una bolla di bubble gum. E sono realizzati tramite soffiaggio con un materiale ricavato dallo scarto che raccolgono: il polimero Gum-Tec.
Il circolo virtuoso parte, ovviamente, dalla buona volontà dei masticatori, perciò l’azienda ha chiesto a chi sceglieva di partecipare alla raccolta: “cosa vorresti che diventasse, la tua gomma?”. Con la collaborazione di produttori di articoli promozionali, la gamma di prodotti Gum-tec ha resuscitato i chewing-gum sotto le spoglie di righelli, contenitori per il pranzo al sacco, frisbee, pettini, plettri per chitarra, fermaporta, posate, decorazioni per biciclette, coni per attività sportive, yo-yo, tazze per bevande, cover per cellulari.

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