Parte il razzo Atlas realizzato con parti stampate in 3D

E’ stato lanciato con successo il razzo Atlas V della United Launch Alliance (ULA) che contiene anche alcune parti prodotte in serie con stampa 3D grazie al supporto e alla tecnologia della Stratasys Ltd. Le parti stampate in 3D provano che è possibile sostituire componenti in metallo con componenti termoplastici leggeri stampati in 3D. Grazie alle competenze aerospaziali della ULA e alla tecnologia di “additive manufacturing” di Stratasys numerosi componenti del sistema di condotte del razzo sono stati stampati in 3D nella carenatura del carico utile del razzo. Le parti in questione sono staffe, ugelli e pannelli di chiusura, che sono stati stampati in 3D con ULTEMTM 9085 con una stampante 3D Fortus 900mc Production. ULA si è affidata a Stratasys per la progettazione, produzione e lavorazione di questi pezzi. Secondo la ULA, le soluzioni di additive manufacturing hanno permesso una grande flessibilità di progettazione e proprietà uniche dei materiali che hanno consentito di ottimizzare parti in grado di sopportare le condizioni estreme del lancio. Inoltre, questa scelta ha permesso di ridurre sostanziosamente i costi ed è stata molto conveniente in termini di tempi rispetto ai metodi di produzione tradizionali.

Per saperne di più cliccate qui

Software

Calibrazione di simulazioni e test con dati reali

Esploriamo il percorso che porta dalla simulazione alla realtà, soffermandoci in particolare sulle differenze che emergono tra i dati raccolti durante i test sperimentali e le prestazioni operative reali in fase di calibrazione. di Carlo Augusto Pasquinucci Durante la fase

Quaderni di progettazione

Vita e cedimenti dei cuscinetti

Si stima che ogni anno, nel mondo, vengano prodotti circa 10 miliardi di cuscinetti. Solo una piccola parte di essi si guasta. La maggior parte (circa il 90%) sopravvive dunque alle apparecchiature in cui è installata. Ogni cedimento produce un’impronta

affela
Design thinking

Afeela: l’auto elettrica con intelligenza artificiale

Il progetto è firmato Sony Honda Mobility, due aziende che nell’autunno del 2022 hanno unito le forze. di Carla Devecchi L’industria automobilistica sta attraversando una trasformazione epocale, caratterizzata dall’accelerazione dell’ibrido e dell’elettrico, dall’evoluzione della guida autonoma e dalla crescente interconnessione