Tecnologia opensource per i supercomputer del futuro

Gli exascale computer sono calcolatori in grado di eseguire miliardi di miliardi di operazioni al secondo. Per il momento sono soltanto un’idea. A questo tipo di macchine lavora anche il gruppo di ricerca del progetto ExaHype finanziato dalla Commissione Europea con 2,8 milioni di euro. Obiettivo è lo sviluppo di un nuovo software capace di sfruttare la potenza dei supercomputer di nuova generazione. Nel progetto è coinvolto un team di scienziati interdisciplinare e internazionale composto da sette istituzioni tra cui l’Università di Trento con il Laboratorio di matematica applicata. L’enorme potenza di calcolo di questi supercomputer è pensata per applicazioni nella geofisica e nell’astrofisica. Ma i ricercatori intendono mantenere l’algoritmo più generale e aperto possibile a future applicazioni in ambiti molto diversi. L’obiettivo è di rendere questa tecnologia adattabile e facilmente fruibile per le esigenze di ricerca più diverse nel minor tempo possibile. Ecco perché i risultati del progetto saranno accessibili a tutti in open source.

Design thinking

Il motore Raptor: la rivoluzione di SpaceX nell’ingegneria dei razzi

Il motore Raptor di SpaceX che sta trasformando la propulsione spaziale, aprendo nuove possibilità per missioni interplanetarie e modificando l’accesso allo spazio. di Fiorenzo Borreani L’esplorazione spaziale ha sempre spinto l’ingegneria al limite, richiedendo innovazioni continue per superare le sfide

Software

Introduzione ai Drop Test

Le simulazioni di drop test rappresentano una tecnica avanzata nell’ingegneria strutturale per valutare la resistenza di materiali e componenti sottoposti a impatti. Queste simulazioni, basate su metodi numerici come l’analisi agli elementi finiti, consentono di prevedere il comportamento strutturale e

Design thinking

Combattere il caldo con pareti a zig zag a raffrescamento radiativo

Raffreddamento passivo: il successo delle pareti corrugate della Columbia University. di Lisa Borreani Gli edifici rappresentano circa il 40% del consumo energetico globale e contribuiscono al 36% delle emissioni di CO2. Il raffreddamento degli ambienti interni costituisce circa il 20%