Un nuovo filamento con fibra di carbonio

piIl produttore olandese di consumabili per la stampa 3d ColorFabb ha un ricco catalogo di materiali e la collaborazione con il colosso chimico Eastman Chemicals dà i propri frutti. Infatti è stato presentato un nuovo filamento altamente avanzato composto al 20% da fibra di carbonio e all’80% dal polimero proprietario “Amphora 3D” a base poliestere. Sebbene i filamenti caricati non siano una novità, XT-CF20 riesce a combinare un elevato modulo a flessibilità (6,2 GPa) con la stessa semplicità di utilizzo del PLA, benché sia il doppio più rigido. L’azienda dichiara che sono stati condotti test con le principali stampanti consumer (Ultimaker 2, Replicator 2X, Leapfrog Creatr…) per sei settimane senza mai un problema con l’estrusore o difficoltà legate alla temperatura di esercizio. Il materiale offre una buona precisione dimensionale e stabilità in stampa e per la sua rigidità e resistenza al calore diventa ottimale per applicazioni per componenti di droni o mezzi radiocomandati in genere.

Design thinking

Il motore Raptor: la rivoluzione di SpaceX nell’ingegneria dei razzi

Il motore Raptor di SpaceX che sta trasformando la propulsione spaziale, aprendo nuove possibilità per missioni interplanetarie e modificando l’accesso allo spazio. di Fiorenzo Borreani L’esplorazione spaziale ha sempre spinto l’ingegneria al limite, richiedendo innovazioni continue per superare le sfide

Software

Introduzione ai Drop Test

Le simulazioni di drop test rappresentano una tecnica avanzata nell’ingegneria strutturale per valutare la resistenza di materiali e componenti sottoposti a impatti. Queste simulazioni, basate su metodi numerici come l’analisi agli elementi finiti, consentono di prevedere il comportamento strutturale e

Design thinking

Combattere il caldo con pareti a zig zag a raffrescamento radiativo

Raffreddamento passivo: il successo delle pareti corrugate della Columbia University. di Lisa Borreani Gli edifici rappresentano circa il 40% del consumo energetico globale e contribuiscono al 36% delle emissioni di CO2. Il raffreddamento degli ambienti interni costituisce circa il 20%