Efficienza: elettronica flessibile

Una batteria agli ioni di litio allungabile, flessibile, in grado di aumentare le dimensioni del 300% potrebbe rivoluzionare il mercato di questi dispositivi. È il risultato di uno studio condotto da un team di ricerca della Northwestern University e della University of Illinois.

La batteria è in grado di continuare a funzionare per otto-nove ore consecutive prima di dover essere ricaricata. Può essere utilizzata anche per dispositivi medici da collocarsi addirittura dentro il corpo umano. La batteria continua a lavorare anche quando viene allungata, piegata, contorta.

Il meccanismo che permette il suo funzionamento è inserito all’intero di una struttura che ricorda per forma una molla: allungandosi, disegna una serie continua di piccole esse che vanno scomparendo quando, al punto di massimo allungamento, la spirale diventa una linea retta. Il processo di estensione è reversibile e questo nuovo tipo di batterie resiste fino a un massimo di 20 cicli di ricarica con poca perdita di capacità riferendosi a una matrice quadrata composta da cento elettrodi collegati in parallelo.

Design thinking

Il motore Raptor: la rivoluzione di SpaceX nell’ingegneria dei razzi

Il motore Raptor di SpaceX che sta trasformando la propulsione spaziale, aprendo nuove possibilità per missioni interplanetarie e modificando l’accesso allo spazio. di Fiorenzo Borreani L’esplorazione spaziale ha sempre spinto l’ingegneria al limite, richiedendo innovazioni continue per superare le sfide

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Introduzione ai Drop Test

Le simulazioni di drop test rappresentano una tecnica avanzata nell’ingegneria strutturale per valutare la resistenza di materiali e componenti sottoposti a impatti. Queste simulazioni, basate su metodi numerici come l’analisi agli elementi finiti, consentono di prevedere il comportamento strutturale e

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Combattere il caldo con pareti a zig zag a raffrescamento radiativo

Raffreddamento passivo: il successo delle pareti corrugate della Columbia University. di Lisa Borreani Gli edifici rappresentano circa il 40% del consumo energetico globale e contribuiscono al 36% delle emissioni di CO2. Il raffreddamento degli ambienti interni costituisce circa il 20%