evoBOT, il robot in bilico dell’Istituto Fraunhofer

evoBOT del del Fraunhofer Institute for Material Flow and Logistics sembra un robot in equilibrio precario, ma in realtà è dinamicamente stabilissimo.

I ricercatori del Fraunhofer Institute for Material Flow and Logistics stanno lavorando su una nuova generazione di sistemi robotici autonomi (AMR) e il primo risultato è decisamente sorprendente: evoBOT sembra un robot in equilibrio precario, ma in realtà è dinamicamente stabilissimo.

evoBOT è come un pendolo

L’evoBOT è un sistema dinamicamente stabile basato sul principio di un pendolo composto inverso, ma senza dover essere dotato di un contrappeso esterno. Il sistema è particolarmente compatto e leggero, sostengono con orgoglio i ricercatori dell’istituto tedesco. A differenza dei robot convenzionali, evoBOT si mantiene costantemente in equilibrio, il che consente di muoversi su superfici diverse e irregolari, anche con pendenze.

evoBOT

Elevata agilità e flessibilità sono i punti forza di evoBOT, secondo quanto afferma l’Istituto Fraunhofer. In quanto sistema modulare, le aree di applicazione di questo robot collaborativo si estendono anche oltre i classici contesti logistici per trovare impiego anche nei contesti urbani “difficili”.

evoBOT

Mentre le soluzioni esistenti si limitano a eseguire semplici operazioni come spingere e tirare merci, l’evoBOT fa un ulteriore passo avanti. Per ora è solo un prototipo, ma in futuro l’Istituto Fraunhofer giura che sarà in grado di fare consegne in modo totalmente autonomo, ribaltare gli oggetti (anche se non ne capiamo l’utilità) e diventare una sorta di assistente personale per l’uomo.

evoBOT è dotato di doppie telecamere ottiche, sensori e sistemi di mappatura che gli consentono di evitare ostacoli, superare piccoli dossi e buche, salire e scendere su rampe.

 

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