La simulazione numerica è come la bicicletta!

Tutti conoscono il detto “una volta che hai imparato ad andare in bicicletta, non lo dimentichi più”. All’inizio si è intimoriti dalla paura di cadere, dalla possibilità di farsi male, ma dopo aver preso la mano diventa qualcosa di naturale, che non si dimentica anche a distanza di anni.  Lo stesso può dirsi per la simulazione numerica. Il primo approccio risulta molto spesso piuttosto traumatico, perché non si conosce da dove iniziare e, al contempo, la matematica dietro alla simulazione è ben risaputo essere molto complessa. Due ostacoli che possono generare disinteresse, o addirittura rifiuto, verso questo strumento.

La simulazione è uno strumento di supporto alla progettazione.

I giovani ingegneri hanno una mente più fresca e sono più facilitati all’apprendimento della simulazione, anche in vista del fatto che alcuni esami trattano appositamente l’argomento. Tuttavia, nelle realtà aziendali molto spesso sorge la necessità di approcciare la simulazione numerica per una progettazione più strutturata del prodotto, oppure per andare incontro a specifiche richieste del cliente. In ogni caso, i professionisti del settore che non hanno mai utilizzato software di simulazione, trovano non poche difficoltà nell’approccio a questi sistemi. Un altro caso pratico può vedere l’arrivo in azienda di una nuova risorsa, abituata a lavorare con simulazioni numeriche e che vuole convincere il management aziendale a introdurre software di simulazione a supporto dell’attuale sistema progettuale.

Perché di software si parla. Diverse software house hanno sviluppato soluzioni con interfacce grafiche per facilitare l’utente nella creazione della propria simulazione numerica. Come se già questo non bastasse, negli ultimi anni si è osservato un’evoluzione dei sistemi CAD, che hanno introdotto moduli di simulazione appositamente creati per facilitare ancor di più l’utente. Al progettista servirà solo un po’ di tempo per comprendere gli elementi chiave del software e potrà essere libero di sperimentare. Allo stesso tempo il progettista potrà utilizzare le proprie conoscenze e l’esperienza per analizzare criticamente i risultati, capendo così come migliorare passo a passo il suo modello. Niente di cui preoccuparsi, a quanto pare. Serve solo un po’ di pratica per imparare a pedalare e poi chi si ferma più?

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