Le torce professionali per la luce giusta

Peli Products, azienda specializzata nella progettazione e produzione di avanzati strumenti di illuminazione portatile, ha lanciato le torce professionali 3410M (calamita) LED e 3415MZ0 certificata ATEX Zona 0 (Cat.1). Con una testa articolata che modifica l’angolo di illuminazione, una clip magnetica per l’illuminazione a mani libere e i doppi fasci di luce ristretta/diffusa, queste torce funzionano praticamente in ogni situazione. La torcia 3410M fosforescente è ideale per vari usi, da quello industriale, edile ed elettrico a quello meccanico o idraulico; mentre il modello 3415MZ0 certificato ATEX per la sicurezza è la scelta perfetta per l’uso in zone pericolose da parte dei professionisti che lavorano in raffinerie di petrolio e gas, brigate antincendio, settore petrolchimico, piattaforme offshore, settore militare e altro.

Leggere ed efficienti

“L’innovazione significativa fa parte del DNA di Peli e questi nuovi modelli rappresentano il passo successivo nell’evoluzione dell’illuminazione professionale”, afferma Piero Marigo, Managing Director di Peli Products EMEA. “L’efficienza della più recente tecnologia LED, le caratteristiche ben concepite e la leggendaria robustezza di progettazione di Peli rendono queste torce perfette praticamente in ogni situazione in cui le persone possono imbattersi al lavoro.” Per concentrare la luminosità dove è davvero necessaria, queste torce da lavoro multifunzione sono progettate con una testa articolata a 90 gradi che trasforma la torcia da una posizione manuale a una luce ad angolo retto variabile. Inoltre, includono tre opzioni di illuminazione: diffusa (ampia), ristretta (concentrata) o diffusa/ristretta in combinazione (che permette la visibilità ravvicinata e l’illuminazione a distanza).

Clip integrata per il fissaggio

La clip integrata si fissa con facilità a una tasca o al gilet, per la massima semplicità di illuminazione a mani libere. In aggiunta, entrambi i modelli sono dotati di una potente calamita che aderisce praticamente a qualsiasi superficie in metallo, compresi cofani di automobili, portabagagli, condotti o tubazioni idriche. Il modello 3410M offre tre modalità di illuminazione ad alte prestazioni: alta, media e bassa. Quando impostata alla modalità più alta, proietta una potente luce a 653 lumen, per un fascio che raggiunge la distanza di 184 metri. In modalità bassa, la durata di funzionamento è pari a 61 ore. Questa torcia è disponibile in materiale fosforescente che si illumina al buio, rendendola facile da individuare a luci spente.

Nei luoghi a rischio

Con la massima certificazione di sicurezza ATEX Zona 0 (Categoria 1), la Peli™ 3415MZ0 offre la sicurezza necessaria per quasi tutti i luoghi a rischio. Disponibile nel colore “giallo ad alta visibilità”, genera oltre 336 lumen, offrendo fino a 15 ore di funzionamento e un raggio della portata di 135 metri. Entrambi i modelli sono dotati di protezione dalle infiltrazioni e sommergibile IPX8 che ne consente l’utilizzo nelle condizioni più inclementi, funzionano con 3 batterie AA (non incluse) e sono coperti dalla garanzia incondizionata di Peli (ove applicabile ai sensi della legge).

Design thinking

Il motore Raptor: la rivoluzione di SpaceX nell’ingegneria dei razzi

Il motore Raptor di SpaceX che sta trasformando la propulsione spaziale, aprendo nuove possibilità per missioni interplanetarie e modificando l’accesso allo spazio. di Fiorenzo Borreani L’esplorazione spaziale ha sempre spinto l’ingegneria al limite, richiedendo innovazioni continue per superare le sfide

Software

Introduzione ai Drop Test

Le simulazioni di drop test rappresentano una tecnica avanzata nell’ingegneria strutturale per valutare la resistenza di materiali e componenti sottoposti a impatti. Queste simulazioni, basate su metodi numerici come l’analisi agli elementi finiti, consentono di prevedere il comportamento strutturale e

Design thinking

Combattere il caldo con pareti a zig zag a raffrescamento radiativo

Raffreddamento passivo: il successo delle pareti corrugate della Columbia University. di Lisa Borreani Gli edifici rappresentano circa il 40% del consumo energetico globale e contribuiscono al 36% delle emissioni di CO2. Il raffreddamento degli ambienti interni costituisce circa il 20%