Per costituire una startup innovativa in forma di società a responsabilità limitata è possibile collegarsi alla piattaforma startup.registroimprese.it, realizzata da Unioncamere e InfoCamere, e compilare e firmare digitalmente l’atto di costituzione “standard”, oggi disponibile online.
La novità rende operativo quanto disposto dal decreto direttoriale del Ministero dello sviluppo economico del 1 luglio 2016 che ha approvato le specifiche tecniche per la struttura del modello informatico. Si tratta di una nuova opportunità che rientra nell’ambito delle policy che il Ministero sta realizzando, in collaborazione con il sistema camerale, per promuovere le startup innovative. Un’opportunità alternativa a quella ordinaria per atto pubblico che potrà comunque essere scelta qualora si preferisse essere assistiti da un professionista.
Il modello standard può essere redatto attraverso software disponibili sul mercato, oppure con il servizio “base” delle Camere di commercio, secondo i dettami della normativa vigente. Il servizio consente di predisporre per via telematica un atto costitutivo startup in forma di S.R.L. in modo semplice e guidato, secondo i dettami della normativa vigente. Il documento informatico firmato digitalmente deve essere presentato per l’iscrizione al registro delle imprese dell’ufficio territorialmente competente, entro il termine di 20 giorni dalla sottoscrizione.
Un servizio di assistenza online attivo nel periodo iniziale supporterà i futuri startupper nella fase di registrazione dell’atto, compilazione e trasmissione della pratica di Comunicazione Unica al registro delle imprese. Informazioni e supporto alla costituzione della propria startup si potranno comunque ottenere presso ogni Camera di Commercio.
L’iscrizione costituisce il presupposto per poter avviare il procedimento di iscrizione della società della sezione speciale prevista per le startup innovative e gli incubatori certificati a norma dell’art. 3, comma 2, del decreto 17 febbraio 2016. L’ufficio procederà ad eliminare la dicitura “iscritta provvisoriamente in sezione ordinaria, in corso di iscrizione nella sezione speciale”, nel momento in cui la società startup innovativa viene iscritta nella sezione speciale.
Secondo l’ultimo report trimestrale – realizzato da InfoCamere per il Ministero dello Sviluppo Economico e disponibile all’indirizzo startup.registroimprese.it – al 30 giugno scorso erano 5.943 le startup innovative, in aumento di 504 unità rispetto alla fine di marzo. In valore assoluto la Lombardia è la regione che ne ospita il numero maggiore: 1.285, pari al 21,6% del totale. Seguono l’Emilia-Romagna con 703 (11,8%), il Lazio 601 (10,1%), il Veneto 450 (7,6%) e il Piemonte 387 (6,5%). Tra le province spiccano Milano (874), Roma (520), Torino (291), Napoli (190) e Bologna (178).
Guardando al valore della produzione 2014, complessivamente, le startup innovative hanno registrato un fatturato pari a 325,58 milioni di euro (valore calcolato sulle 2.860 imprese per le quali si dispone dei bilanci sull’esercizio). Per ogni euro di produzione le startup innovative generano in media 15 centesimi di valore aggiunto, un dato più contenuto rispetto a quello fatto registrare dal complesso delle società di capitali (21 centesimi). Limitatamente alle imprese in utile, le startup generano, invece, più valore aggiunto sul valore della produzione rispetto alle società di capitali (33 centesimi contro 21).