Un team di scienziati della National University di Seoul è riuscito a mimare il comportamento dei gerridi con un robot in grado di saltare sulla superficie dell’acqua. I ricercatori hanno osservato questi insetti con telecamere ad alta velocità, capaci di riprendere fino a 250 fotogrammi al secondo; e si sono accorti che le gambe dei gerridi accelerano gradualmente. In questo modo l’acqua non si sposta così velocemente da perdere il contatto con le zampe. Con un modello teorico di cilindro flessibile galleggiante, i ricercatori hanno accertato che la forza massima esercitata dalle gambe degli insetti è sempre al di sotto della forza massima che la superficie dell’acqua può sopportare. Non solo, ma sembra che i gerridi facciano scivolare le zampe verso l’interno per utilizzare il più possibile il tempo di spinta, massimizzando la forza applicata. Per ricreare questa accelerazione controllata, il team ha costruito due esemplariche aumentano gradualmente, ma non superano mai, la tensione superficiale dell’acqua: moltoleggeri (68 milligrammi), con gambe lunghe e questo particolare meccanismo, i robot sono tal quali le loro controparti naturali.
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