Pensate ad una bicicletta. Ora disegnatela. Facile no? Un triangolo più grande, uno più piccolo e due cerchi… Ebbene, all’atto pratico vi renderete conto che, senza averla fisicamente davanti, molti di voi (a meno che non siate nel campo delle arti, per professione) faranno fatica!
Un designer italiano, Gianluca Gimini, ha fatto un esperimento singolare.
Ha chiesto a molte persone, con professioni diverse o studenti o casalinghe (anche a un bimbo di 3 anni), di disegnare una bicicletta a matita. Ne sono risultati 376 schizzi, tutti molto diversi tra loro, tutti molto particolari. E quasi tutti sbagliati!
C’è chi rappresenta la bici con la forcella anteriore al posto di quella posteriore, chi pensa che il manubrio sia un cornetto che guarda verso il cielo e chi ha dotato il portapacchi di una coda, simile a un’antenna parabolica. Insomma, da questa carrellata, la bicicletta pare l’oggetto più complicato da disegnare a mano libera.
Gimini ha fatto poi uno studio sugli schizzi, notando ad esempio che il 90% delle donne disegna la catena collegandola alla ruota anteriore o a entrambe le ruote (!) mentre nel caso degli uomini, se la catena è generalmente al suo posto, quel che salta all’occhio è una complicazione eccessiva del telaio. Soprattutto quando si rendono conto che la bici non sta venendo esattamente come pensavano!
L’esperimento non si è fermato qui: Gimini ha poi scelto alcuni tra questi disegni e li ha realizzati a 3D, dando vita a una galleria di modelli unici e rivoluzionari. Alcuni bellissimi!
Molti psicologi usano l’espediente di far disegnare la bici per spiegare come il cervello spesso si faccia beffe di noi e le cose ovvie, che abbiamo davanti tutti i giorni, sono poi quelle più difficili da ricordare o disegnare.
La carrellata di disegni è visibile qui: https://www.behance.net/gallery/35437979/Velocipedia
Gimini è alla ricerca di uno sponsor che gli consenta di stampare ed esporre i progetti.
fonte: bicitech