Politecnico di Milano, continua lo studio sui fili atomici lineari di carbonio

fili atomici lineari di carbonio
Credit immagine: Burleson Matthew, Pixabay

Politecnico di Milano, continua lo studio sui fili atomici lineari di carbonio: la ricerca del progetto EspLORE pubblicata su Nature Communications.

I fili atomici lineari di carbonio sono sistemi monodimensionali a base di carbonio che, grazie alle particolari proprietà termiche, ottiche, elettroniche e meccaniche, sono ritenuti estremamente interessanti per le loro possibili applicazioni in vari ambiti.

Sviluppare materiali innovativi grazie ai fili atomici di carbonio

Il progetto europeo EspLORE, coordinato dal Prof. Carlo S. Casari del Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano, ha l’obiettivo di sviluppare materiali innovativi sfruttando le potenzialità dei fili atomici di carbonio, esplorandone le possibili applicazioni per tecnologie avanzate nel campo dell’energia.

Nell’ambito del progetto è stata sviluppata una ricerca volta a studiare la risposta delle catene di carbonio ad una particolare eccitazione luminosa nello spettro ultravioletto, un tipo di luce che questi materiali assorbono in maniera molto ricettiva; sono state indagate la risposta vibrazionale delle catene di carbonio e l’influenza della luce UV sulle proprietà elettroniche di questo materiale, avvalendosi della strumentazione presente alla linea di luce di Sincrotrone IUVS presso il Sincrotrone “Elettra” di Trieste.

I risultati dello studio, condotto dal prof. Casari e dal team del progetto ESPLORE in collaborazione con i professori Chiara Castiglioni e Matteo M. S. Tommasini del FunMat Lab (Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “Giulio Natta” del Politecnico di Milano) e Barbara Rossi del Sincrotrone Elettra di Trieste sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale Nature Communications in un articolo dal titolo “Electron-phonon coupling and vibrational properties of size-selected linear carbon chains by resonance Raman scattering”.

“La particolarità di questi fili atomici di carbonio e della tecnica di indagine utilizzata ci ha permesso di ottenere informazioni sulle loro proprietà fondamentali come base per future implementazioni in diversi campi applicativi” afferma Casari.

“La semplicità strutturale di questi fili atomici consente una verifica elegante e stringente di una delle teorie fondamentali della spettroscopia Raman risonante, qui applicata per la prima volta a transizioni che coinvolgono più quanti vibrazionali” commentano Matteo Tommasini e Chiara Castiglioni.