Pesci e ciglia robotici per i nuovi mezzi subacquei

Filose_smallUn gruppo di ricercatori del Center for Biomolecular Nanotechnologies dell’Istituto Italiano di Tecnologia (CBN@UniLe) a Lecce ha studiato il sistema sensoriale cigliato dei pesci (la linea laterale) e ne ha realizzato una versione artificiale, basata su dispositivi in grado di leggere la velocità dell’acqua che le deflette. Il risultato è stato raggiunto all’interno del progetto FILOSE per lo studio e la realizzazione di pesci robot in grado di nuotare in autonomia.

Il gruppo di ricerca di IIT ha studiato i principi biologici alla base di uno speciale recettore che regola il meccanismo di orientamento e movimento in acqua dei pesci, sviluppando un sensore artificiale bio-mimetico in grado di convertire i flussi e la pressione dell’acqua sulla superficie di un mezzo sottomarino, in informazioni utili al suo controllo e al risparmio energetico.

La versione meccanica di tale sistema è affidata a ciglia artificiali che, installate su piccoli robot, avranno il compito di dirigerli verso obiettivi precisi, utilizzando il flusso delle correnti d’acqua. In particolare, tali sensori artificiali saranno collegati al sistema di controllo di mezzi sottomarini biomimetici autonomi robotizzati, progettati secondo le forme naturali dei pesci. I sensori sviluppati dai ricercatori di IIT consetiranno di ottimizzare l’utilizzo dei mezzi impiegati nelle operazioni sott’acqua minimizzandone i consumi energetici.

L’invenzione va incontro, quindi, alla necessità di alimentare veicoli sottomarini di piccole dimensioni, come per esempio sommergibili o batiscafi che vengono impiegati per analisi ambientali, ispezioni sottomarine e sorveglianza civile e militare, sfruttando attualmente un’alta quantità di energia da batterie elettriche. Oltre a garantire risparmio energetico, questi “robot pesce” potranno in futuro sostituire le operazioni, condotte da sub, nella ispezione diretta delle coste marine in caso di situazioni pericolose per la vita.