Ocean Clean Up per ripulire dalla plastica gli oceani

Da quando il problema inquinamento di plastica ha guadagnato l’attenzione che si meritava, ci sono state molte idee per la pulizia degli oceani.
Nel 2012, Boyan Slat -Poi 17 anni propone un concetto passivo che poteva superare queste sfide.
Invece di muoversi alla ricerca della plastica, cosa che sarebbe troppo dispendiosa anche in termini di combustibile impiegato, il progetto Ocean Clean Up prevede la messa in posa di cordoni fissi che raccolgano la plastica trasportata dalle correnti. In sostanza, invece di muoversi per recuperare la plastica, l’idea è quella di aspettare che la plastica si muova (attraverso le correnti) fino a restare intrappolata nei cordoni. Le barriere sarebbero simili a quelle usate in caso di incidenti a navi petroliere, per contenere l’inquinamento superficiale: la plastica galleggia, e raramente arriva a profondità maggiori di 3 metri. Le barriere sarebbero quindi solo superficiali e permetterebbero agli organismi marini di muoversi passando al di sotto.

La plastica raccolta dalle barriere verrebbe poi recuperata attraverso strutture galleggianti, e trasportata poi sulla terraferma dove verrebbe riciclata.

Senza categoria

Il motore Raptor: la rivoluzione di SpaceX nell’ingegneria dei razzi

Il motore Raptor di SpaceX che sta trasformando la propulsione spaziale, aprendo nuove possibilità per missioni interplanetarie e modificando l’accesso allo spazio. di Fiorenzo Borreani L’esplorazione spaziale ha sempre spinto l’ingegneria al limite, richiedendo innovazioni continue per superare le sfide

Software

Introduzione ai Drop Test

Le simulazioni di drop test rappresentano una tecnica avanzata nell’ingegneria strutturale per valutare la resistenza di materiali e componenti sottoposti a impatti. Queste simulazioni, basate su metodi numerici come l’analisi agli elementi finiti, consentono di prevedere il comportamento strutturale e

Design thinking

Combattere il caldo con pareti a zig zag a raffrescamento radiativo

Raffreddamento passivo: il successo delle pareti corrugate della Columbia University. di Lisa Borreani Gli edifici rappresentano circa il 40% del consumo energetico globale e contribuiscono al 36% delle emissioni di CO2. Il raffreddamento degli ambienti interni costituisce circa il 20%