Nano-strisce di grafene per applicazioni ottiche

Il grafene continua a essere un materiale alla ribalta della cronaca, anche su scala nanometrica. Una nuova ricerca ha rivelato che con nano-strisce di grafene è possibile non solo emettere luce ma farlo anche in modo controllato e molto efficiente. È il risultato di un team di ricercatori del Cnr, del Politecnico di Milano, dell’Università di Modena e Reggio-Emilia e del Max Planck Institute di Mainz. Le nano-strisce di grafene, o nanoribbons, agiscono come semiconduttori e allo stesso tempo conservano le caratteristiche dei materiali semi-metallici. Grazie alle loro dimensioni ultra ridotte (un atomo di spessore e 10 di larghezza) si generano effetti quantistici che regolano il funzionamento di molti dispositivi ottici: Led, celle solari e laser, ad esempio. Per mettere a punto l’esperimento il team si è valso di un sistema di spettroscopia, in uso nei laboratori del Politecnico di Milano e del Cnr, capace di fotografare fenomeni quantistici sulla scala temporale dei picosecondi. In questo modo i ricercatori hanno potuto osservare la capacità di emissione stimolata di luce dei nanoribbons.

Materiali

Nuovi sviluppi per il calcestruzzo in 3D

T. Baytak et al., Journal of Building Engineering, 97, 110673, 2024. I ricercatori dell’Università della Virginia hanno compiuto significativi progressi nel campo del calcestruzzo stampato in 3D, sviluppando un cemento composito stampabile più sostenibile. Questo nuovo materiale combina grafene con

Design thinking

Esplorando tecniche di misurazione avanzate

Nel mondo dell’analisi scientifica e dell’ingegneria, la misurazione è un elemento fondamentale per comprendere e caratterizzare oggetti, fenomeni, prodotti e sistemi. La metodologia di misurazione dipende, ovviamente, dal fenomeno che si vuole caratterizzare così come dallo scopo per cui la

Tips&Triks

Novità nel Codice della proprietà intellettuale

Le nuove norme su brevetti e proprietà intellettuale dei ricercatori nell’ambito di università pubbliche e legalmente riconosciuti, enti di ricerca pubblici e IRCCS. di Michela Maggi Il 18 luglio scorso, la Camera dei Deputati ha approvato il Disegno di Legge