Per ISTech, azienda attiva da oltre 25 anni nell’offrire soluzioni di taglio automatizzate all’avanguardia, è il momento di tirare le somme riguardo agli eventi degli ultimi 12 mesi e di fare qualche previsione, sempre tenendo presente la possibilità di rapide modifiche degli scenari, come l’anno passato insegna. Ne abbiamo parlato con l’amministratore delegato Alessandro Rescaldani.
Come sono andate le cose per ISTech in questo 2020?
Si è trattato innegabilmente di un anno molto difficile per tutti. Il nostro segmento non ha fatto eccezione, ma siamo riusciti a reagire con determinazione: alla fine dell’anno possiamo dire che una contrazione c’è stata, ma decisamente meno importante di quanto le drammatiche avvisaglie di inizio anno avrebbero potuto far presagire. Dopo il primo lockdown la ripresa è stata rapida; ancora più marcata l’accelerazione nell’autunno. Si può dire che è aumentata in modo significativo, da parte degli imprenditori nel settore del taglio metalli, l’attenzione per sistemi automatizzati in grado di operare sena l’intervento dell’operatore o comunque controllabili da remoto: il vantaggio di poter lavorare senza recarsi in azienda ha rivelato una sua nuova dimensione in questi tempi di circolazione limitata. La tendenza all’accresciuto interesse per i sistemi di taglio automatico si sta consolidando: abbiamo già diversi ordini in portafoglio per il 2021.
Oltre alla crescita dei sistemi automatizzati, ci sono stati altri fattori positivi che hanno controbilanciato le difficoltà del 2020?
Notevoli soddisfazioni sono state derivate dalla messa a regime dell’attività di Klaeger, il marchio tedesco di segatrici che abbiamo recentemente acquisito. I macchinari Klaeger, prodotti nel nostro stabilimento, sono venduti prevalentemente in Germania, dove il brand ha un secolo di storia alle spalle e un consistente numero di affezionati clienti. Le vendite hanno potuto contare su un mercato tedesco relativamente stabile, senza particolari picchi né periodi di stasi: il settore in Germania non ha mai conosciuto chiusure totali. Grazie ai prodotti Klaeger la nostra quota di esportazione ha conosciuto una crescita a doppia cifra, dando un buon contributo al fatturato complessivo. Un altro fronte positivo è stato quello delle segatrici per il taglio dei pannelli coibentati, una nicchia di mercato nella quale abbiamo confermato la nostra posizione di eccellenza. Siamo infatti gli unici a fornire un prodotto che garantisce tagli di qualità incomparabilmente più elevata rispetto a quanto ottenibile con le soluzioni tradizionali presenti sul mercato: gli operatori del settore hanno cominciato ad apprezzare la differenza e gli ordini, notevolmente aumentati nel 2020, hanno confermato la validità delle nostre scelte progettuali e di marketing.
E l’esportazione dei prodotti a marchio ISTech?
Inutile negare che si è trattato di un anno particolarmente duro per l’export dei prodotti ISTech: fortunatamente l’ottimo lavoro svolto negli ani precedenti ha consentito di continuare a seguire i clienti acquisiti e di rafforzare il rapporto con i distributori, lasciando ben sperare per un futuro in cui sarà possibile tornare a visitare i potenziali clienti. Aggiungerei che, mentre la pandemia ha decisamente avuto un effetto frenante sulle esportazioni, non ci sono state particolari ripercussioni a seguito della Brexit, se non dovute a un generale rallentamento delle attività industriali britanniche. Si tratta di un mercato piccolo ma con un discreto potenziale di crescita, dove abbiamo recentemente completato l’installazione di un impianto completamente automatizzato: dopo aver caricato le barre l’operatore può lasciar fare tutto al macchinario che svolge in autonomia tutte le fasi della lavorazione, fino alla pallettizzazione del prodotto finito. Complessivamente il rapporto fra esportazioni e vendite sul mercato nazionale è pari a circa 40:60, ma questo tiene conto anche delle lame, prevalentemente vendute in Italia. Le nostre lame sono molto apprezzate per il rapporto fra prezzo e qualità e la rapidità di consegna su tutto il territorio nazionale, tanto da averci consentito di mantenere la nostra buona quota del mercato italiano anche a fronte dell’agguerrita concorrenza estera; le esportazioni sono però penalizzate dai tempi di consegna e dai costi di spedizione, che ne frenano la competitività rispetto ad alternative “a chilometro zero” o alle soluzioni economiche dell’estremo oriente. Escludendo le lame, il rapporto fra esportazioni e vendite Italia si avvicina a 50:50.
Quali novità sono previste per il 2021?
I principali cambiamenti saranno conseguenti a un investimento che abbiamo appena concluso: l’acquisto di un nuovo capannone di fronte a quello dove hanno sede attualmente la nostra produzione e gli uffici. Gli spazi dedicati alla nostra attività aumenteranno del 50%, passando dagli attuali 1600 a 2400 metri quadri coperti. Nei novi spazi troveranno più adeguata collocazione gli uffici commerciali e ammnistrativi, uno showroom dove sarà possibile per i clienti vedere le nostre macchine in funzione, la produzione delle lame, che rispetto a quella delle segatrici si avvale di macchinari e attrezzature dall’ingombro minore, e le attività di manutenzione; l’attuale sede sarà risistemata per dare maggior spazio alla produzione di segatrici e impianti di taglio, agli uffici tecnici e produttivi e al magazzino ricambi. Possiamo iniziare l’anno nuovo con la consapevolezza che gli obiettivi disagi di quello trascorso non hanno comportato riduzioni dell’organico o della capacità produttiva impiegata; il nostro obiettivo è proseguire con determinazione la strada della ripresa, affrontando con fiducia il 2021.