Il primo drone per lo sport ad inseguimento automatico grazie alla stampa in 3d di Stratasys

unnamed Stratasys Ltd., protagonista nel mercato mondiali per le soluzioni di stampa 3D e di additive manfacturing, ha annunciato oggi che la start-up di sistemi UAV Helico ha presentato con successo AirDog, il primo drone al mondo automatizzato, progettato per seguire e filmare attività e sport praticati all’aria aperta, realizzato con la tecnologia di stampa 3D di Stratasys.

Indirizzato principalmente al mercato consumer, AirDog è un quadricottero innovativo, ma di facile utilizzo, sul quale è montata una videocamera standard GoPro, controllato mediante un dispositivo di tracking indossato al polso. Gli utenti possono realizzare automaticamente emozionanti riprese aeree dal vivo e scattare fotografie di se stessi, dopo aver impostato i parametri di distanza, velocità e altezza che AirDog dovrà rispettare. Helico si rivolge in particolare al mercato degli sport ‘estremi’ all’aria aperta e ritiene che AirDog possa risultare particolarmente interessante per chi pratica BMX freestyle, motocross e skateboarding, nonché sport acquatici quali surf, kite-surfing e wake-boarding.

“AirDog offre agli utenti finali non solo una troupe personale per riprese dall’alto a un costo contenuto, ma va oltre permettendo di realizzare filmati da distanze e angolazioni in precedenza inaccessibili per questi utenti”, spiega Edgars Rozentals, co-fondatore e CEO di Helico Aerospace Industries, con sede in Lettonia.

Il potere della prototipazione 3D

Prima di considerare l’uso di parti stampate in 3D, Rozentals si era rivolto a un fornitore cinese per lo stampaggio in silicone delle componenti da testare. Questo approccio tuttavia, non solo richiedeva un tempo di realizzazione di due settimane, ma i modelli risultanti si sono rivelati troppo pesanti per il decollo e alla fine sono stati scartati.

unnamed2“I vantaggi offerti dalla stampa 3D rispetto al precedente metodo sono numerosi”, afferma Rozentals. “Prima di tutto, i tempi risultano significativamente ridotti e se dobbiamo fare modifiche all’ultimo minuto a un progetto possiamo farlo in poche ore, in modo semplice e a basso costo. Una cosa impensabile in precedenza, considerati i lunghi tempi di produzione di un nuovo stampo e gli alti costi associati.

“Non so come avremmo potuto portare avanti il nostro progetto e disporre di parti funzionali se non avessimo utilizzato la tecnologia di stampa 3D di Stratasys. Ho fondato l’azienda due anni fa e siamo solo tre persone: quindi per una start-up come Helico questa tecnologia non è un semplice strumento che cambia le regole del gioco, ma è il biglietto di ingresso per poter partecipare alla partita”, spiega.

Far decollare AirDog con la stampa 3D

Secondo Rozentals, l’AirDog non avrebbe potuto decollare affatto se non fosse stato per il contributo decisivo della stampa 3D durante la fase di prototipazione. L’azienda si è avvalsa delle competenze del partner lettone di Stratasys, Baltic3D, che ha lavorato con il rivenditore polacco Bibus Menos per soddisfare i requisiti delineati dal team di Helico. Per produrre parti perfettamente funzionali, in grado di offrire alte prestazioni nell’ambiente reale, sono state utilizzate entrambe le tecnologie di stampa 3D di Stratasys, FDM e PolyJet, rispettivamente per AirDog e il dispositivo di tracking AirLeash.

Il drone AirDog finale è stato completamente stampato in 3D utilizzando il materiale ULTEM basato sulla tecnologia FDM di Stratasys, scelto per le sue caratteristiche che permettono di ottenere parti estremamente resistenti e durature, ma al contempo leggere per un facile decollo e per una perfetta manovrabilità in volo. “Siamo rimasti particolarmente colpiti nel constatare fino a che punto potevamo spingere i limiti del materiale ULTEM”, aggiunge Rozentals. “La stabilità funzionale del materiale ci ha permesso di stampare pareti molto sottili, riducendo così ulteriormente il peso totale dell’AirDog”.

L’AirLeash abbinato è stato invece sviluppato utilizzando la tecnologia di stampa 3D multi-materiale PolyJet di Stratasys. Stampato in 3D in un singolo processo, il dispositivo da polso combina materiali rigidi e simil-gomma per realizzare ogni suo componente, dalla robusta custodia ai morbidi pulsanti sul tastierino.

“AirDog è un perfetto esempio di come la stampa 3D rappresenti uno strumento abilitante per inventori che cercano di trasformare le proprie idee in prodotti pienamente operativi in breve tempo e in modo efficiente”, afferma Andy Middleton, Vicepresidente e Direttore generale EMEA di Stratasys. “In questo caso entrambe le nostre tecnologie di stampa 3D di punta sono state fondamentali per la produzione di un drone perfettamente funzionante e del suo dispositivo di controllo da polso. Ad eccezione della tecnologia sensoristica avanzata, i due sistemi sono stati creati entrambi utilizzando esclusivamente la stampa 3D”.

Una versione di AirDog stampata in 3D con tecnologia Stratasys verrà presentata questo mese in anteprima nel corso di un roadshow promozionale per gli Stati Uniti, organizzato da Helico per suscitare interesse tra i potenziali acquirenti nel campo degli sport estremi. Se l’iniziativa avrà successo, e in seguito al perfezionamento degli accordi contrattuali con i fornitori rilevanti, Helico prevede di lanciare AirDog sul mercato alla fine di ottobre 2014.

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