Il futuro dell’automotive al CES di Las Vegas parla italiano

Automotive italiana al CES

Transizione elettrica, mobilità intelligente e i campioni della ricerca sulla guida autonoma: al CES di Las Vegas il ruolo primario dell’Italia nell’automotive. La delegazione di startup italiane capitanata da Agenzia ICE ha ospitato il team del Politecnico di Milano che partecipa alla Indy Autonomous Challenge in un panel sulla nuova mobilità sostenibile.

Una nuova mobilità, più green, più efficiente, e soprattutto più intelligente. Il CES di Las Vegas appena concluso è stata la principale vetrina mondiale per le innovazioni più futuristiche in ogni settore industriale, e l’automotive non è da meno. Accanto alle imponenti esposizioni dei più grandi costruttori del pianeta, ci sono però anche i piccoli innovatori: cinquanta di loro compongono la delegazione accompagnata a Las Vegas da ICE, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Un padiglione, quello italiano, con un’agenda già fitta di incontri e approfondimenti, tra cui uno stimolante dialogo sul futuro dell’automotive.

L’automotive in Italia

La transizione ecologica ed energetica in atto sta ridisegnando il mondo della mobilità. L’Italia è pronta a giocare un ruolo da protagonista in questa fase di grandi transizioni, grazie ad una filiera che, tra case auto, fornitori di componenti e allestitori, dà lavoro diretto e indiretto a quasi 270 mila persone in più di 5 mila imprese e che pesa per il 5,2% del Pil. Un settore in fermento costante: l’evoluzione tecnologica dell’auto, spinta dalla transizione verso l’elettrico, la profonda trasformazione della mobilità (smart mobility) e anche lo sviluppo e la gestione della rete elettrica del futuro (smart grid), sono terreno fertile per numerose startup italiane. Elettrificazione, connettività, guida autonoma e modelli di proprietà fluidi: nuove tecnologie sempre più digitali, che mettono al centro usabilità e sostenibilità energetica e dei materiali.

La mobilità del futuro è stata al centro del panel conclusivo della prima giornata di eventi all’interno del Padiglione. Tra gli interventi le testimonianze di Fabrizio Ricca, Assessore all’Internazionalizzazione della Regione Piemonte, e di Dario Peirone, Presidente del Centro Estero per l’Internazionalizzazione (Ceipiemonte) – che hanno evidenziato il ruolo a livello internazionale dell’industria automotive piemontese sempre all’avanguardia e innovativa, caratterizzata da una filiera completa di imprese, grandi player e da un ecosistema pubblico e accademico a supporto di ricerca, sviluppo, innovazione e internazionalizzazione – e di Movyon, società punto di riferimento per la smart mobility del gruppo Autostrade per l’Italia.

Con loro Paolo Taticchi, professore di Strategy & Sustainability alla UCL School of Management di Londra, Vincent Mauroit, direttore Tech Transfer di NOI Techpark, e Sergio Savaresi, docente del Politecnico di Milano e team leader del progetto PoliMOVE, reduce da numerosi successi nella Indy Autonomous Challenge (la competizione per vetture IndyCar a guida autonoma) e in lizza per una riconferma nella gara di Las Vegas del 7 gennaio, organizzata proprio durante il CES.

Gli eventi

La giornata si è aperta col taglio del nastro del Padiglione, alla presenza di Gary Shapiro, presidente della Consumer Technology Association (CTA), organizzatrice del CES, e con la Console generale a Los Angeles Silvia Chiave e Antonino Laspina, Trade Commissioner dell’ufficio ICE di New York e direttore esecutivo per gli Stati Uniti.

Una ricca staffetta di Innovation Talk ha visto alternarsi nell’arena al centro del padiglione speaker di diverse aree di competenza: il primo panel è stato organizzato dal governo della California, per approfondire le opportunità offerte dallo Stato per la crescita delle startup, in cui sono intervenute la console Chiave e Alessandra Rainaldi, Italian Trade Commissioner di ICE a Los Angeles; a seguire l’intervento di Jean David Malo, direttore dell’European Innovation Council (EIC), a illustrare le opportunità dei programmi europei come Horizon Europe assieme al direttore Laspina; microfoni poi ad Alfredo Coppola e Amy Peck, rispettivamente fondatore e board member di Prospera Women – realtà della Silicon Valley che riunisce programmi per supportare startup a guida femminile in tutto il mondo – che hanno dialogato con Alessandra Rainaldi nel terzo panel della giornata sul tema Diversity & Inclusion, più che mai centrale nell’edizione di quest’anno del CES.

Ha chiuso la giornata la prima edizione dell’European Innovation Night, un evento di networking inedito, organizzato dalla Commissione europea, che ha riunito le delegazioni del Vecchio continente all’interno dell’Eureka Park – l’area del CES in cui sono situati i padiglioni nazionali.

Il padiglione italiano

Il padiglione Italia, gestito da ITA, ospita una delegazione ricca e diversificata: dalla startup che ha creato una cover per smartphone con display per visualizzare una grafica personalizzata (cambiando quella invece di cambiare tutta la cover), ai parastinchi per giocare a calcio muniti di sensori che rilevano tutte le azioni e le giocate di chi li indossa, passando per un purificatore d’aria indossabile, un dispositivo di sblocco biometrico tramite onde cerebrali e tanti sistemi di intelligenza artificiale per processare grandi quantità di dati, scovando legami causali, formulando previsioni di comportamento o trovando il modo migliore per risparmiare energia. Sono 50 in tutto le startup presenti, di cui 9 parte delle delegazioni della Regione Marche, e 10 sotto l’egida di Sardegna Ricerche.