Hannes, la mano robotica con motoriduttore silenzioso ed efficiente

motoriduttore

L’Istituto Italiano di Tecnologia ha sviluppato in collaborazione con Inail una mano protesica di derivazione robotica: Hannes. Recentemente MICROingranaggi ha progettato e realizzato il motoriduttore cuore di Hannesresponsabile del movimento e facile da usare. Si tratta di un progetto innovativo non solo tecnologicamente, ma anche concettualmente.

Una mano protesica di derivazione robotica che permette al paziente di riprodurre la gran parte delle funzionalità di una mano naturale. Ha un costo tra i 5 e i 10mila euro quindi il 40% in meno circa dei dispositivi attualmente in commercio con funzioni analoghe.

Il progetto del Rehab Technologies Lab: Hannes

Hannes, la mano protesica sviluppata nel 2018 dal Rehab Technologies Lab, il laboratorio congiunto nato dalla collaborazione tra l’Inail e l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), il cui nome vuole essere un omaggio al professor Hannes Schmidl, già direttore tecnico del Centro Protesi Inail di Vigorso di Budrio (Bologna).

La mano robotica viene controllata dalla contrazione del muscolo residuo dell’arto mancante mediante sensori di superficie che captano il segnale elettrico proveniente dal cervello. Successivamente, il segnale viene pulito, amplificato, e trasmesso a una scheda motore a cui è demandato il compito di dare l’input al motore responsabile del movimento delle dita.

Le scelte tecnologiche che stanno alla base dello sviluppo di questa protesi partono da un concetto ben preciso: progettare protesi molto complesse ha come conseguenza il fatto che poi vengano utilizzate con fatica e con grandi limiti. Hannes, al contrario, è facile da usare e controllare.

È stata proprio MICROingranaggi, a seguito di un lavoro congiunto con l’Istituto Italiano di Tecnologia, a progettare e realizzare il motoriduttore cuore della mano

Samuel Stedman, mechanical and robotics engineer dell’Istituto Italiano di Tecnologia, ha risposto alle domande di MICROingranaggi